Castroe è uno dei giovani produttori più in vista nell’attuale panorama della synthwave e della retrowave.
I suoi lavori sono pubblicati dalla Lazerdiscs Records di Marsiglia, una delle referenze maggiori per i generi suddetti. Il suo nuovo singolo deve moltissimo alla synthwave anni ottanta, e a differenza di altri suoi compagni di scuderia qui sono in maggioranza gli alti rispetto ai bassi. Non che i bassi non ci siano anzi, ma è maggiore la presenza di synth rispetto alla velocità di altri produttori dello stesso genere. Il lavoro è incentrato sulla memoria virtuale e quanto essa si possa intersecare con la memoria che consideriamo vera.
Questo è uno dei temi principali della poetica cyberpunk, che quei è presente come trama portante del disco, e anche in musica.
Castroe riesce a creare in maniera credibile e pressochè perfetta un ottimo connubio fra synthwave, ritmo e suggestioni cyberpunk, per un lavoro di notevole profondità e di alta godibilità. Nel genere synthwave e retrowave è facile produrre lavori derivativi, mentre non è affatto semplice riuscire a portare avanti un discorso musicale originale e personale, che è invece il caso di Castroe.
Un lavoro perfettamente bilanciato e molto valido, sia per chi segue da tempo il genere, sia per chi vuole cominciare ad ascoltare qualcosa dalla quale si staccherà con molta difficoltà.