Claudio Spinosa legge Charles Baudelarire
Conosci, come me, il sapore del dolore,
e : ‘Che uomo singolare!’di te fai dire.
-Stavo per morire. Nella mia anima appassionata
c’era uno strano male, orrore misto a desiderio;
Angoscia e speranza viva, nessun umore fazioso
Più si vuotava la clessidra fatale, più aspra
e deliziosa la mia tortura diventava;
il mio cuore si staccava dal mondo familiare
Ero come il bambino ansioso di spettacolo,
che odia il sipario come ostacolo…
Alfine si rivelò la fredda verità:
ero morto quitemente, e m’avvolgeva
la terribile aurora. -Come! È tutto qui?
Alzato era il sipario e io aspettavo ancora.
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