Nuovo album per il power trio svedese. A distanza di due anni dal precedente “Aeons”, arriva il quinto episodio della loro brillante carriera, il primo con la Majestic Mountain Records di Stoccolma, etichetta che in soli tre anni di vita ha avuto modo di dimostrare una grande intraprendenza realizzando una serie di album di assoluto valore senza doversi piegare alle mode e alle logiche di mercato. Anche questo “Exploration” rappresenta infatti in pieno il tipico prodotto MMR, curato nella confezione, rigorosamente in vinile e dal punto di vista sonoro l’ennesima espressione di una ricerca di primissima scelta.
I Charlotta’s Burning Trio vanno a riempire, stilisticamente parlando, quel vuoto che qui da noi in Italia in pochissimi cercano di colmare. Quello della scelta, in netta controtendenza rispetto a tutto ciò che il trend del momento impone, di andare a cimentarsi con un discorso che li porta ad avere a che fare con sonorità “datate”. Scelta che si pone in antitesi con la loro giovanissima età, ma che ci fa capire come un certo tipo di musica data troppo frettolosamente per superata sia ancora un grande punto di riferimento per le nuove generazioni.
Nella loro Bio di presentazione citano Hawkind, Hendrix, Cream e Pink Floyd. Io, che continuo a perseverare nella lotta contro i riferimenti in sede di presentazione, e ancor peggio in quella di recensione, fingo di non aver letto nulla, e procedo per conto mio con l’ascolto senza farmi condizionare. Del resto se una cosa mi piace o meno non dipende da quelli che sono gli ascolti di chi me la propone. Ma non solo, continuo a considerare inutile lo sforzo di chi mentre si confronta con un album si scervella nella ricerca del ricordo sepolto nella propria memoria a cui associare ciò che sta ascoltando in quel momento.
Il segreto è quello di lasciarsi andare. Sia noi che ascoltiamo, sia i CB3 che suonano. Non ci sono altre soluzioni. Segreto che il trio svedese di Malmö dimostra di conoscere alla perfezione. I cinque brani del loro “Exploration” sono per l’appunto un’autentica esplorazione di quel mondo musicale che non ammette confini e che permette di spaziare in ogni direzione. Libertà è la parola d’ordine del disco. Libertà che loro si sono concessi nel momento in cui hanno deciso di provare a rompere gli statici confini di chi seziona la musica in modo maniacale e finisce per non godersela. Libertà che anche noi dobbiamo avere quando decidiamo di dedicarci all’ascolto.
“Exploration” può essere visto come il primo passo verso una diversa fase della loro storia. Per la prima volta hanno introdotto l’elemento vocale nelle loro composizioni. Segno che hanno raggiunto una consapevolezza ancora maggiore.
Personalmente ho molto apprezzato la scelta, così come ho particolarmente gradito lasciarmi andare con tutte quelle parti più cadenzate e atmosferiche, affini ad una sorta di “psichedelia del nuovo millennio”, che rappresentano a mio avviso i momenti più intriganti del disco.
CB3 “Exploration” (Majestic Mountain Records)
Tracklist:
1. Daydreams
2. To Space and Away
3. Going to the Horizon
4. In a Rainbow with Friends
5. Through Space and Tome
Lineup:
Charlotta Andersson / Electric Guitar, Vocals, Composition
Pelle Lindsjö / Electric Bass
Natanael Solmonsson / Drums