Fenomenologia di un cantatore rimosso // Mario Bonanno e Stefania Rosso // Stampa Alternativa
Il testo che abbiamo davanti dichiara di voler colmare una “lacuna storica” ed in effetti se si digita Stefano Rosso su google non si trova molto.Come tutti, beh non proprio tutti altrimenti non staremmo qui a parlare di lacuna, conosco Stefano Rosso per Una storia disonesta, la canzone che per la prima volta usa, nel testo, la parola spinello.
Questo libro và letto perché piacevole, anedottico nelle citazioni di amici e ammiratori, commovente grazie al ricordo della figlia, intimo nelle pagine Autografi, rubate al suo diario. Ne emerge la figura di un cantautore che viveva il suo tempo, poeta, uomo libero, anarchico, sognatore, ironico.
Leggenda vuole che avesse un brutto carattere ma non credo basti a far dimenticare un artista senza dubbio di valore quale era il nostro Rosso. Anche se Mia Martini, che nel ’76 canta Preghiera di un quasi sconosciuto Stefano Rosso, ci ha dimostrato che se se l’industria dell’intrattenimento decide, può succedere questo ed altro.
Se un limite hanno queste pagine è quello di non andare a fondo della questione, forse perché una spiegazione non c’è.
Il libro porta con se un cd e questo, a prescindere da tante parole, è il modo migliore per opporsi alla rimozione!