Sabato si presenta con uno splendido cielo sereno, privo di qualsiasi nuvola o previsione di brutto tempo.
Una manna, per noi che facciamo protezione civile e siamo abituati a passare i fine settimana, sotto la spada incombente del’allerta meteo.
Dopo questa grande premessa, abbiamo finalmente l’occasione di partire in largo anticipo, sfruttando al massimo questa specie di inizio primavera.
Arriviamo a La Spezia senza grandi difficoltà, trovando parcheggio in una città viva, riversata nei corsi e nelle sue vie principali; ragazzi a cui stento nel chiedere informazioni, mi sembrano lontani dall’estetica del concerto punk, fino a scorgere un paio di tipi, che scopriamo essere il bassista e batterista dei Queers.
Accompagnati dagli stessi allo Skaletta, ci scambiamo diverse opinioni sul mondo musicale, in un inglese da prima elementare, stile Totò e Peppino a Milano.
Il batterista è di origini spagnole, preparato musicalmente ed è grande fan dei Kortatu e della Banda Bassotti e di molto punk, anche nostrano.
Lo Skaletta, è un posticino fantastico, piccolo ma con tutte le caratteristiche del grande locale: palco a un paio di centimetri da terra, tanto da diffondere subito un grande entusiasmo, fotocopie alle pareti e grande musica.
Una discesa alle radici….
Il concerto è splendido e incredibile con un totale scambio di energia e attitudine e grandi anche i Chromosomes di Livorno, visti da noi della fanza nel lontano 1993, come del resto gli stessi Queers, questa sera con una formazione a tre e un tiro e una velocità incredibili.
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