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Recensione : Claymords Scum Of The Earth

“Scum Of The Earth” è tutt’altro che una sterile esibizione di violenza o di tecnica, il filo conduttore è semmai una ferocia espressa in maniera diretta ma senza dimenticare una sana dose di melodia

I Claymords fanno parte di quel nutrito novero di band dalla storia piuttosto particolare: apparsi sulla scena nel 1998 con l’Ep “…More Sombre Than Life “ i norvegesi non hanno più dato alcun segno di vita fino al 2010, quando pubblicarono il loro full-length d’esordio “Theories Written Black”; a due anni di distanza si ripropongono con il nuovo lavoro Scum Of The Earth che ne conferma la ripresa dell’attività a pieno regime.

In questi quarantadue minuti di musica i Claymords riversano un’efficace miscela di death, black e thrash, nella quale non c’è spazio per melensaggini di alcun tipo, il tutto facendo riferimento, volendo trovare un termine di paragone attendibile, ai primi The Haunted.
L’opener Crawling mette subito in luce le caratteristiche della band di Oslo: una feroce intensità ben veicolata da una base ritmica perfetta e dal profondo growl, talvolta alternato allo screaming, di Nils Ivar Martila; la title-track (accompagnata anche da un ottimo video) mette sul piatto diverse influenze, partendo con un ritmato arpeggio che sfocia in sfuriata di stampo black per poi aprirsi, infine, in un trascinante chorus.
Anche se la compattezza della tracklist è comunque notevole, una citazione la meritano comunque True Norwegian Satan (non fosse altro che per il titolo …) e l’accoppiata finale Art 3 – Her Jealousy / Lovesong, Of Hate nella quale affiorano sonorità affini ai misteriosi compagni di etichetta The Way Of Purity.
Scum Of The Earth è tutt’altro che una sterile esibizione di violenza o di tecnica, il filo conduttore è semmai una ferocia espressa in maniera diretta ma senza dimenticare una sana dose di melodia; al riguardo va rimarcata la prestazione alle sei corde dell’esperto Sune Eggen che, anche se non verrà annoverato tra i virtuosi dello strumento, è comunque in possesso di un tocco piuttosto personale.
La copertina spiega in maniera eloquente che qui l’intento non è fare prigionieri bensì quello di lasciare corpi inerti sul selciato …; i Claymords per chi, come il sottoscritto, non li conosceva, si sono rivelati davvero una piacevole sorpresa.

Tracklist :
1. Crawling
2. Scum of the Earth
3. Method of Lies
4. Filth
5. King of Death, King of All
6. True Norwegian Satan
7. Before the Insanity
8. Insanity Inc.
9. The Jury
10. Art 3 – Her Jealousy
11. Lovesong, Of Hate

Line-up :
Petter Myrvold – Bass
Sune Eggen – Guitars
Nils Ivar Martila – Vocals
Kenneth Mellum – Drums
Oystein Strand – Guitars

CLAYMORDS – Facebook

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