COMPROMESSO
… uno di quei temi che posso non avere fine , perché gli aspetti che implica una forma di compromesso sono infiniti.
In genere si parla di compromesso nei confronti di regole che stanno nell’ identificare una realtà, perciò da determinare per la realtà stessa da dove è nata l’ esigenza di produrre un compromesso.
Formando degli schemi per dividere i vari aspetti della realtà si suo semplificare il lavoro dividendo in compromesso “tecnico” e compromesso “morale”.
Compromesso tecnico è quel tipo di compromesso che nasce da realtà di esigenze colletive che dal grande (collettività) si va piano piano ad inserire sempre più nel piccolo fino a toccare i rapporti tra due persone, arrivando così a toccare il suo limite con il compromesso morale (non inteso come etica, ma si può definire come etica attiva ed etica statica).
D a qui si può dire la Legge di uno stato rappresenta il compromesso tecnico, che dalla sua nascita nel parlamento si assotilgia fino ad unirsi con il compromesso morale, quindi diventa Essere Umano, quindi persona.
Questo, se compreso, diventa l’ armonia di uno stato, dove il buon senso del carattere Essere Umano don la necessaria elasticità al compromesso Tecnico, mentre il compromesso Tecnico trova la sua concretezza nella responsabilità nella applicazione da parte della moralità di quell’ Essere Umano.
Certo che se si parte da persone che non hanno già dato prova di non avere una consapevolezza di cosa sia Essere Umano, resta difficile già lo stabilireil punto di riferimento nel compromesso Tecnico, non essendo appogiato da nessun compromesso Morale. Occorre sostituire quelle persone.
Ecco perché un pensiero politico non può essere pesantemente presente su un territorio,andrebbe ad influenzare una libera espressione di vita solo con lo scopo di arrivare alla gratificazione di se stesso, condizionando la vita stessa delle persone a contatto (per costrizione dovuta al caso) di quel pensiero politico.
Le persone oggi comincianoa cercare un benessere spirituale, che politica non può più dargli con la motivazione della lotta alle classi sociali.
Anzi rinbecillisce cervelli di 18/20 anni con storie che di attuale hanno ben poco; se non si capisce queto come si può crescere in un era di “menti libere” nel pensare quando si è vincolati da pensieri che fanno parte della storia quindi di riflessione per lo studio, non per l’ applicazione nella realtà.
Questo fa parte del compromesso Morale di cui trova la sua partenza in un tecnico fatto da persone con un non buon compromesso Morale.
Claudio.
…. viene visto sempre così.
Se non è ordine è caos, se non è caos è ordine. Ora si tenta di dare una definizione al caos ed all’ ordine peccato si debba passare per forza per l’ educazione od un tipo di educazione.
In questo è ancora l’oriente ad avere stabilito una tecnica per definire in sentire il caos e l’ ordine.
Lo spazio è caos, ma in perfetto ordine, dove il caos è presente per semplice mancanza di punti di riferimento, quello che vorrebbe fare l’ educazione ideologica di un partito, contrapponendosi ad un ordine visto ed obbligato in contrapposizione politica, in vero inesistente perché è semplicemente mente più aperta, flessibile, quindi con maggior possibilità di caos in ordine.
Mente che ha più spazi a disposizione, ben differente dal poter essere definita cervello, perché la stessa definizione e relativa configurazione rappresentativa interna diventa dogmatica. Ecco la non eSistenza della politica, che in vero e per verità stessa della sua realtà in cui si rappresenta è solo interesse materiale, che mal si concilia con qualsiasi tipo di educazione umana di tipo evolutivo. Per evolutivo in senso generale è la stessa evoluzione di sé stessi, della propria mente, delle proprie capacità, della propria conoscenza.
Nel Dharma.
Claudio.