Tutto pronto per il Primavera Sound Festival 2019 e la sua “nuovo normalità”, che prevede un numero uguale di act maschili e femminili tra cui Robyn, Miley Cyrus, Solange e Charlie XCX e tant_ altr_.
Manca ormai pochissimo a questa nuova edizione del Primavera Sound di Barcellona, che nel 2019 si presenta con l’ambizioso e prorompente slogan “The New Normal”, sottolineando l’importanza della scelta che li vede come unico festival musicale al mondo a proporre una totale parità tra artisti di genere maschile e femminile. A fronte di una maggioranza di band maschili bianche, il claim “New Normal” – si tratta appunto di una suddivisione di genere in egual numero tra artisti e interpreti – spera di portare un cambio di direzione nella scelta dei nomi che compongono i cartelloni dei festival musicali e si spera non solo quelli.
Il Primavera è il primo festival a far parlare di sé per la sua line-up equilibrata quanto a genere e l’iniziativa è stata lodata da molte personalità del settore musicale, tra cui Emily Eavis, co-organizzatrice del Glastonbury Festival, che ha parlato alla BBC nel marzo 2019 a proposito della mancanza di act femminili in cartellone. Eavis ha detto: “Non siamo neanche lontanamente dove vorremmo essere. Stiamo facendo progressi lenti, ma c’è ancora molta strada da fare”.
Nonostante questo tipo di difficoltà nell’inserimento di artiste tra i tantissimi concerti che popoleranno Barcellona e il Parc del Forum a fine mese il Primavera Sound è riuscito nel suo intento, e Marta Pallarès, responsabile della stampa internazionale e portavoce per l’iniziativa “The New Normal”, è incredibilmente orgogliosa del risultato ottenuto.
Mentre lo scorso anno il cartellone era composto per il 35% da donne, con Björk, Lorde, Lykke Li, Fever Ray, HAIM protagoniste sui vari stage del festival con sede a Barcellona – per questo nuovo appuntamento sono riusciti a raggiungere l’obiettivo del 50%. Pallarès sostiene che si tratta di qualcosa di più dell’intrattenimento, che “se viviamo in un mondo che afferma che uomini e donne hanno gli stessi diritti, che siamo uguali su ogni aspetto – o così almeno dovrebbe essere – come è possibile che ciò non riuscisse a tradursi anche sul palcoscenico?” Pallarès ha inoltre aggiunto che il concetto di “New Normal” è solo un primo passo nella giusta direzione e che hanno cercato di garantire una linea più diversificata in generale. Pallarès afferma: “Abbiamo inserito in line up molti artisti che affrontano con decisione e positività temi legati alla corporeità e al genere, e ovviamente perché crediamo che sia un cartellone straordinario”.
“C’è così tanta buona musica fatta dalle donne come quella fatta dagli uomini al giorno d’oggi, e quando capisci che il concetto di headliner non è lo stesso oggi come lo era nel 2008, è più facile essere convinti di quello che stai facendo. Una donna che fa R&B nera merita tanto quanto una band di chitarre maschile bianca per essere un headliner – se la sua musica è valida, e crediamo che questo sia il nostro caso”. “Abbiamo iniziato questa campagna con il municipio di Barcellona intitolato” No Callem “(We Will Not Keep Quiet) contro le molestie sessuali nelle notti e nei luoghi musicali, quindi le questioni di genere fanno parte del nostro credo da molto tempo ormai”.
E ancora: “Non avevamo in mente alternative, e questo dimostra che se vuoi farlo nel 2019, puoi farlo. Non ci sono scuse.”.
I festival musicali più importanti potrebbero ancora avere una lunga strada da percorrere – lo scorso anno il Wireless Festival di Londra aveva solo tre donne in line up e rimanendo all’interno dei confini nazionali anche peggio è riuscito a fare il concertone del Primo Maggio di Roma – ma il Primavera Sound ha dato con questa scelta un segnale forte, dimostrando che seppur tra molte difficoltà la parità di genere in un festival così importante e dalle dimensioni così imponenti sia fattibile.