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Recensione : Crimson Sky – Transcendental Trip

Transcendental Trip si rivela il classico lavoro privo di sbavature che, pur essendo fortemente debitore del miglior gothic doom del passato, merita tutta l'attenzione da parte degli appassionati al genere.

Secondo album per gli ucraini Crimson Sky, band attiva già dal secolo scorso ma la cui produzione discografica ha preso l’avvio solo in questo decennio.

Questo Transcendental Trip si rivela il classico lavoro privo di sbavature che, pur essendo fortemente debitore del miglior gothic doom del passato, merita tutta l’attenzione da parte degli appassionati.
Sulla nobile scia dei Draconian, la band svedese che, soprattutto nella seconda metà dello scorso decennio, è stata la migliore interprete del genere, i Crimson Sky confermano la naturale predisposizione alle atmosfere drammatiche e magniloquenti da parte della scena ucraina, ma nel caso specifico fanno meglio di altri connazionali in virtù di una capacità di scrittura superiore e mai banale.
Il consueto e dicotomico utilizzo delle due voci funziona alla perfezione e, per una volta, quella femminile, ad opera di Myroslava Romaniuk, dona ai brani un’aura evocativa rinunciando alla spesso stucchevole intonazione operistica di molte sue colleghe.
Mag Mell Osmose e la conclusiva e decadente Quinta Essentia (che mostra aspetti particolari quali il ricorso alla lingua francese ed un gustoso utilizzo del sax) sono i due gioielli che risplendono all’interno di una tracklist di livello complessivo superiore alla media.
Non fate l’errore di liquidare i Crimson Sky come l’ennesima band clone in ambito gothic doom: questo gruppo ucraino ha una marcia in più rispetto a gran parte della concorrenza e, se riuscirete a farvi una ragione del fatto che Transcendental Trip non presenta tratti particolarmente innovativi, ne trarrete le opportune soddisfazioni.

Tracklist:
1. Searching for Light
2. Split Mind Wraith
3. Blind Alley
4. Mag Mell Osmose
5. Ember of Deities
6. Caught by the Rain
7. Beyond Senses
8. Quinta Essentia

Line-up:
Serhii Medvid – lead guitar
Anatolii Kyryliuk – keyboards
Myroslava Romaniuk – female vocals
Liudmyla Savchuk – violin
Bohdan Torchylo – male vocals
Oleksii Omelchuk – guitar
Serhii Korobko – bass guitar
Anton Miasnikov – drums

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