La sussidiaria della Nuclear Blast Records per il metal moderno, la Sharptone Records pubblica il ritorno dei Curses uno dei gruppi metalcore più interessanti dell’ultima generazione.
Dopo il debutto Chapter I : Introspection che ricevette una buona accoglienza sia di pubblico che di critica, il gruppo ha avuto occasione di fare molta esperienza dal vivo e di poter provare in sala prove con ancora più forza grazie ai riscontri ricevuti.
Il risultato è questo secondo disco, che racchiude il meglio del metalcore attuale : dinamismo, velocità, uso consapevole della melodia e sprazzi di metal moderno.
Cosa hanno i Curses rispetto alla miriade di altri gruppi metalcore ?
Possiedono maggiore cattiveria, sanno essere più originali e hanno un miglior trattamento del difficile rapporto fra aggressività e melodia, uno dei maggiori crucci di tanti gruppi metalcore. Il disco non ha tracce riempitive o pezzi che non si incastonino al suo interno, scorre molto bene e ha una sua carica molto alta.
La produzione è molto puntuale e riesce a trasmettere il meglio di questo gruppo, anche grazie al sapiente uso dei bassi che sono belli potenti e che creano una bella atmosfera, al contrario di certi dischi metalcore che hanno dei bassi risibili. Come ha affermato il cantante Eli Fry, i Curses sono rimasti fedeli alle loro radici le hanno espanse, costruendo un qualcosa destinato a durare.
Chapter II : Boom è un disco maturo e convincente, dovrebbero sentire anche i detrattori della scena metalcore, perché il suddetto genere ha tanti gruppi poco validi e le uscite sono davvero tante, e potrebbe sfuggire un disco di questo calibro.
Dieci pezzi pieni e potenti per un insieme che conferma la Sharptone Records come uno dei migliori luoghi del metalcore attuale.