Daikichi Amano è un fotografo giapponese nato nel 1973.
La sua fotografia mi ha sempre affascinato, respinto, attratto inesorabilmente. E’ un viaggio nel nostro inconscio ,negli archetipi, nelle nostre più recondite memorie ancestrali.
Richiama a riti tribali e viaggi sciamanici nei nostro intestino che è la nostra mente fatta di vene sangue grida, sesso, morte, vita che eternamente si rinnova auto-celebrandosi in un’infinita e orgiastica e famelica cena orgasmica. Il cosmo che ti entra con i suoi emissari animali ,l’unico linguaggio che gli è possibile.
L’unico contatto che può stabilire col nostro vagare nel mondo onirico. E’ simbiosi che si duplica, si clona in infinite forme, E’ distruzione, vomito, risucchio in una cascata di membra disfatte. E’ l’alta moda diventata cadavere decomposto.