iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999
Cerca
Close this search box.

Recensione : Damn Robot ! – Derp

Effusioni soffuse e spazi da riprendersi a colpi di sogni, questo è quello che ci propongono i Damn Robot !

Post rock. Termine adatto per indicare qualcosa che va oltre il rock, ma nel caso dei Damn Robot ! siamo oltre, in un territorio parzialmente inesplorato, dove si incontrano molte cose.

Questi ragazzi inglesi sono molto bravi ed offrono un suono davvero innovativo e fresco, in ballo tra post rock e trip hop, perché alcune loro costruzioni musicali hanno un respiro claustrofobico ed insieme liberatorio. Non è semplice ascoltare un disco e sentirsi totalmente attratti ed in sintonia con esso, ma questo è ciò che succede con Derp, un disco felicemente ibrido. Ci sono le stimmate del post rock, i giri di chitarra che corrono felici verso le nuvole, ma soprattutto abbiamo una malinconia veramente trionfale, strano a dirsi, ma è così. La musica dei Damn Robot ! È un qualcosa di coinvolgente e di sperimentale allo stesso tempo, un testare i propri limiti emozionandosi. Sono solo tre pezzi ma vanno benissimo così, perché la loro non è una durata ma una dilatazione di spazi e dimensioni. Effusioni soffuse e spazi da riprendersi a colpi di sogni, questo è quello che ci propongono i Damn Robot ! e loro ci offrono anche un’altra grande lezione, ovvero che il post rock è il nuovo pop, molto migliore e molto più futuribile.

TRACKLIST
1.Fusion Chamberlain
2.There’s That Word Again
3.It’s Not Finished, It’s Finished

LINE-UP
Rob Honey
Tom Honey
Jamie Brett

 

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

HEAT FANDANGO, AVTOTHEISM BOZOO

The Queen Is Dead Volume 122 – Heat Fandango, Avtotheism, Bozoo

Altri tre dischi, altri tre esempi differenti di rumorismo, tutti grupp italiani, partiamo con il bellissimo disco degli  Heat Fandango, per passare ai bresciani Avototehism semplicemente uno dei migliori gruppi di death metal attuali, per terminare con lo stoner rock con venature grunge dei Bozoo.