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Recensione : Danakil meets ONDUBGROUND Part.2 – Baco Records -2022

Secondo incontro sonoro fra il gruppo roots reggae Danakil e il collettivo dub ONDUBGROUND sempre su Baco Records.

Danakil meets ONDUBGROUND Part.2 - Baco Records -2022

Secondo incontro sonoro fra il gruppo roots reggae Danakil e il collettivo dub ONDUBGROUND sempre su Baco Records.

La formula scelta per l’incontro è semplice quanto efficace : si prende un disco dei Danakil e il collettivo ONDUBGROUND riarrangia e il tutto e lo fa diventare un disco dub pezzo per pezzo, e in questa circostanza il disco è “Rien ne se tait” del 2021 su Baco Records  Come si usava fare per i dischi reggae di anni fa si fa diventare il disco intero una versione dub. I Danakil sono un gruppo roots reggae con influenze dalle diverse musiche del mondo, sono nati a Parigi nel 2000 e oltre alle fatiche discografiche si sono fatti conoscere per i loro concerti, una lista lunghissima di esibizioni in Francia e nel mondo.

La loro interpretazione del suono roots reggae è molto moderna e fresca, si parte dalla tradizione per innovare e lo fanno molto bene, con uno stile originale e personale.

In questo contesto musicale si inserisce il collettivo dub ONDUBGROUND fautore di un dub moderno, luminoso e dai bassi molto molto potenti, con una produzione accurata e molto vicina all’elettronica.

La produzione in dub dei ONDUBGROUND rende il suono dei Danakil molto corposo, lussurioso e rigoglioso, dandone un’interpretazione diversa che riesce a saturare completamente lo spazio sonoro.

In questo incontro profondo fra reggae e dub in chiave moderna il suono in levare compie molti passi in avanti, acquisendo un gusto più rotondo e comprensivo, non scevro da ulteriori cambiamenti e aggiustamenti.

Notevolissimi sono gli ospiti che sono presenti in questo lavoro, si parte dagli astri nascenti Andreia e Twann Tee per arrivare a musicisti come Bounty Killer, General Levy, Jah Mason, Skarra Mucci e il mitico Akenathon degli Iam ( gruppo hip-hop marsigliese che riveste un’importanza gigantesca in Francia).

Il lavoro in dub è un qualcosa a sè stante, in stretto collegamento con il suo disco originale e non toglie nulla, ma anzi aumenta il valore del tutto. Questa versione di dub si discosta molto dalle solite versioni in dub molto scarne e con bassi non troppo pompati, qui i volumi del mixer sono molto alti e il tutto è molto accattivante e ricco di sapore.

Un secondo incontro molto riuscito fra due realtà che intendono in maniera diversa e complementare il ritmo in levare e i bassi potenti.

 

Danakil meets ONDUBGROUND Part.2

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