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Dario Bressanini – Le Bugie Nel Carrello

Partiamo dal Kamut, passando dalle patate al selenio, alle uova allevate a terra, agli omega tre, al the verde, che cosa sono di preciso queste cose? Che effetti hanno davvero sul nostro organismo? Sono davvero l’elisir di lunga vita che ci renderà belli e sani fino alla vecchiaia?

Le bugie nel carrello dimostra che sono solo parole, parole usate e ripetute per convincerci che comprando alcuni prodotti avremo dei benefici per la nostra salute fisica e mentale.
Nessuno però ci spiega in che quantità queste sostanze siano benefiche o tossiche, se questi prodotti seppur naturali facciano bene a chi le mangia invece del contrario, e che non tutti siamo uguali per cui non tutti reagiamo alle stesse cose nello stesso modo.
Mangiare correttamente è un fatto importante e maledettamente complicato e pensare che disporre di ipermercati e pubblicità (spesso chiamata consigli per gli acquisti) agevoli il consumatore è assolutamente falso. Il marketing non ci aiuta a capire meglio le nostre necessità e i benefici della merce, ma solo ed esclusivamente a farci spendere per consumare, perché le leggi del mercato e quelle dell’individuo sono diametralmente opposte.
Dario Bressanini è un giovane insegnante presso l’Università dell’Insubria e si diletta scrivendo testi su Ogm e sulle bugie riguardanti il mondo del cibo (Pane e bugie oltre a Le bugie nel carrello).
Il capitolo più interessante è quello sul vino, l’autore (come il sottoscritto) non è affatto un esperto, ma cita alcuni studi ed esperimenti che dimostrano che non sempre il vino più costoso e l’annata migliore, offrano prodotti davvero più buoni rispetto agli altri. Anche in quest’ambito, spesso ci convincono che alcune etichette costosissime siano davvero qualcosa di inarrivabile, magari per un articolo scritto da un esperto americano sul New York Times, quando da noi in Italia abbiamo il contadino che fa vino di ottima scelta a due euro a bottiglia.
Ci sarebbe poi da discutere a lungo sul metodo biodinamico, concepito nel millenovecento ventiquattro dal filosofo esoterico Rudolf Steiner, secondo cui la coltivazione biologica dipende dagli astri e dai flussi energetici che ogni cosa possiede. L’autore, da uomo di scienza, smonta senza troppi giri di parole le tesi dello studioso tedesco, fa però anche una considerazione molto semplice e significativa. Perché tra tutti i prodotti agricoli la biodinamica si concentra soprattutto sul vino?
E qui torniamo a quanto detto sopra, il vino non è solo una bevanda, è un prodotto che porta con se un immaginario collettivo fatto di status simbol, di fascino retrò, di riscoperta di antiche radici rese però attuali dalla pubblicità. Bere vino, soprattutto costoso, è qualcosa che trasmette charme e dà tono, poco importa se capita che una bottiglia da trenta euro ne valga molto meno.
Oggi, bisogna essere in forma, mangiare sano, fare movimento ed eliminare alcool e cibi grassi, ok, perfetto, peccato però che i cibi che ci consigliano di acquistare, spesso non hanno nulla in più rispetto agli altri, fatta eccezione per il prezzo, in particolare il cibo biologico.
Visto che si è fatta ora di pranzo, vi auguro buon appetito e vado a mangiarmi una bella bistecca ogm proveniente dalla Cina, con patate fritte nella margarina, tutto innaffiato da una bella bottiglia di cancarone.

Libreria IBS

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