Dalla terra dei mille laghi arriva questa band già al quarto lavoro, incentrato su di un death metal di ispirazione guerresca, devoto al culto dei Bolt Thrower.
Nati nel 2010 ed attivissimi, i Decaying non hanno perso tempo e in soli quattro anni di storia possono già vantare una numerosa discografia: One To Conquer è infatti il quarto full-length e non si discosta dalle produzioni precedenti, con un death colmo di riferimenti bellici, sia nei ritmi cadenzati e marziali, sia nei testi, che magari non brilla per originalità, ma crea indubbiamente un wall of sound notevole.
Lo stile dei nostri, pur traendo ispirazione come detto dai Bolt Thrower risente, a tratti, dell’influenza nordica, il che dona un pizzico di varietà alle canzoni dell’album, specialmente nei solos che risultano in qualche frangente leggermente più melodici; la sezione ritmica spicca nelle parti più veloci e si fa più varie avvicinandosi al thrash: l’album se ne giova non poco e, complice la durata non troppo lunga dei brani (ad eccezione della conclusiva Ho Chi Minh Trail, che arriva ai dieci minuti), scorre senza pesare troppo sull’ascoltatore, che riesce ad arrivare in fondo anche se travolto dal muro sonoro potentissimo alzato dalla band di Helsinki.
Brani dall’ottimo impatto sono senz’altro la title-track, The 38th Parallel e The Balance Of Power, praticamente la parte centrale dell’album, con l’ottima e coraggiosa Ho Chi Minh Trail che, pur essendo molto lunga per gli standard del genere, risulta ben costruita e dagli ottimi solos nordici, con pochi ma ben eseguiti cambi di tempo che la rendono fluida e godibilissima.
In definitiva un lavoro riuscito per i Decaying: il loro death metal che, in fondo, si può tranquillamente definire classico, piace e dimostra ancora una volta l’ottimo momento che attraversa il genere in tutto il vecchio continente.
Tracklist:
1. Frequent Wind
2. The Fall of Saigon
3. Zero Hour
4. One to Conquer
5. The 38th Parallel
6. The Balance of Power
7. Iron Curtain
8. Ho Chi Minh Trail
Line-up:
Matias Nastolin – Guitars, Vocals
Benjam Lahdenpää – Drums
Henri Hirvonen – Guitars
Sebastian Bergman – Bass