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Recensione : Deerhoof – Miracle-Level

Tolti i testi, di cui la maggior parte di noi non capirà un acca, la musica è quella dei Deerhoof che abbiamo imparato ad amare, appena appena più pop e diretta di quella fuoriuscita dalle prove precedenti, ma sempre piacevolmente unica e bislacca.

Deerhoof - Miracle-Level_cover

Deerhoof – Miracle-Level

I fatti dicono che: Miracle-Level è il diciannovesimo album in studio dei Deerhoof ed è il loro primo cantato interamente in giapponese. C’è di che meravigliarsi, ma non di che impaurirsi. Tolti i testi, di cui la maggior parte di noi non capirà un acca,¹ la musica è quella dei Deerhoof che abbiamo imparato ad amare, appena appena più pop e diretta di quella fuoriuscita dalle prove precedenti, ma sempre piacevolmente unica e bislacca. E il giapponese sembra aderire come un guanto alle strutture sghembe, alle melodie appiccicose e a quelle malinconiche, agli scatti rumoristici più o meno imprevisti, alla voce di Satomi Matsuzaki ovviamente, ma pure, incredibilmente, a quella di Greg Saunier.

Avevamo avuto un buon assaggio coi tre singoli che hanno preceduto e anticipato il disco: My Lovely Cat; Sit Down, Let Me Tell You a Story; Wedding, March, Flower. Una buona scelta di singoli appunto, se è vero – come è vero – che My Lovely Cat è il pezzo più bello del lotto e Sit Down quello più divertente.

Fanno buona compagnia al suddetto trio altri piccoli capolavori quali Everybody, Marvel, che contiene uno dei cambiamenti di atmosfera più arditi e riusciti di tutto il disco, o la notturna The Little Maker e la splendidamente titolata Phase-Out All Remaining Non-Miracles By 2028, che pare la naturale prosecuzione della prima ma con più alcol in corpo. Le azzeccano praticamente tutte, pure quando decidono di costruire una canzone intera sulla ripetizione dello stesso disegno melodico, delle stesse architetture ritmiche e dello stesso riff e persino dello stesso testo (Momentary Art of Soul).

L’eleganza e la mattaria raggiungono quasi ovunque livelli da capogiro
e la bravura degli strumentisti emerge prepotente (la batteria di Saunier su My Lovely Cat, per dirne una), ma è l’amalgama che prende la scena, la capacità di una band padrona di sé stessa che, dopo trent’anni di attività, riesce ancora a divertirsi e a divertirci.

¹ A proposito dei testi e del loro senso, ci vengono in aiuto gli stessi Deerhoof, i quali spiegano: «Nel corso degli eoni dell’esistenza umana, gli alberi avevano un’anima, le montagne raccontavano storie, le api ci sussurravano segreti, il vento ci aiutava a prendere decisioni. Il mondo era letteralmente pieno di miracoli. 500 anni fa, un vero e proprio salto temporale, un manipolo di persone ha tentato un esperimento di lavaggio del cervello: far credere a tutti che il mondo è in realtà inerte e meccanico. Che esiste solo per estrarre e sfruttare, e che il vero obiettivo della vita è il profitto. Se qualcuno non cade nella vostra truffa, schiavizzatelo o sterminatelo a seconda delle necessità. Naturalmente la prima regola per essere un parassita intelligente è non uccidere il proprio ospite. Come tutti possiamo vedere, stanno uccidendo l’ospite. L’esperimento è fallito».

Deerhoof – Miracle-Level

Tracklist:

1. Sit Down, Let Me Tell You a Story.
2. My Lovely Cat!
3. The Poignant Melody
4. Everybody, Marvel
5. Jet-Black Double-Shield
6. Miracle-Level
7. And the Moon Laughs
8. The Little Maker
9. Phase-Out All Remaining Non-Miracles by 2028
10. Momentary Art of Soul!
11. Wedding, March, Flower

Deerhoof
Joyful Noise Recordings

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