Quando un collaboratore di questa webzine fa qualcosa di veramente meritorio, ciò non può che renderci tutti felici a prescindere degli argomenti che trattiamo.
In questo caso è l’affettuosamente nostra Caterina Micci (o Lubna Barracuda come si firma di solita su queste pagine) a compiere un’opera di cui andare fierissimi e vale a dire curare l’edizione italiana di questo splendido libro, che è la biografia definitiva, nonché l’unica ufficialmente riconosciuta, di uno dei più influenti gruppi della storia del rock’n’roll, i Cramps. Si tratta di quasi trecento pagine che si leggono tutte d’un fiato (io personalmente le ho bruciate in pochi giorni) e che, tramite le testimonianze dei due pilastri della band, Lux Interior e Poison Ivy, nonché di tutti gli altri musicisti che hanno fatto parte di questa straordinaria saga, illustra splendidamente la parabola di un progetto duraturo quanto brillantissimo. Si parte da quando gli incomparabili protagonisti di questa invidiabile avventura si conoscono e si uniscono in una relazione che durerà fino alla prematura morte di Lux. Attratti l’un l’altra da una diversità di aspetto e di comportamento rispetto alla massa di giovani che vivevano vicino a loro nell’Ohio, nonché dalla passione compulsiva di collezionare dischi di rock’n’roll, i nostri si trasferiscono in quel di New York con la convinzione di poter formare una band e di suonare là dove stanno germogliando i frutti del primo punk. La loro abnegazione totale alla causa li porterà a coronare il loro sogno e, tra mille traversie ed altrettanti cambi di formazione, a realizzare album e singoli sempre validissimi, tanto che ancora oggi sono la fonte alla quale un sacco di gruppi esordienti si abbevera avidamente. In mezzo a tutto ciò nelle pagine di questo libro ci troverete il loro amore per i b-movies, sopratutto horror, per i vestiti appariscenti, per il sesso in tutte le sue sfaccettature e, perché negarlo, per le droghe. Comunque io potrei scrivere ancora centinaia di righe per tentare di spiegarvi cosa trovate in questa pagine, ma mai riuscirei a renderne neanche lontanamente la magia; a parere di chi scrive trattasi di lettura imprescindibile.