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Recensione : Divide and Dissolve – Systemic

Divide and Dissolve - Systemic

Quarto album per il duo australiano tutto femminile delle Divide and Dissolve. Il secondo con la label britannica Invada Records di Geoff Barrow dei Portishead. Etichetta che ha permesso alla band, dopo una partenza all’insegna del DIY e dell’autoproduzione (scelta che sposava perfettamente l’attivismo politico delle due), di fare quel salto di qualità a livello di distribuzione, permettendo al loro messaggio di rivolta di arrivare laddove, da sole, non sarebbero mai potute giungere.

“Systemic” riprende il discorso del precedente “Gas Lit” e se possibile lo amplia, sia a livello qualitativo che di contenuti sociopolitici. Opprimente, claustrofobico e soffocante, e quindi perfettamente in linea con il quotidiano che siamo costretti a vivere nostro malgrado, l’album riesce nel non facile intento di dare voce alla discriminazione che le popolazioni aborigene (e più in generale tutti coloro che vedono minata la loro integrità e la loro libertà) sono costrette a subire da troppo tempo.

Takiaya Reed (statunitense di origini cherokee) e Sylvie Nehill (australiana metà maori), rispettivamente chitarra/sax e batteria, rappresentano, oggi, il manifesto sonoro di una denuncia che rivolge il suo grido di rabbia al suprematismo bianco, al mondo delle multinazionali e a tutte quelle realtà che annientano le diversità cercando di omologare tutto il pianeta rendendolo un oggetto “vendibile”. Manifesto che si sostanzia in un album nerissimo, che suona (e risuona) in modo apocalittico, e che riesce a fare veramente molto male alle nostre orecchie.

Al netto della sua (giusta) denuncia sociale, “Systemic” è un album che devasta e (ci) sommerge sotto una colata di pece da cui non siamo in grado di liberarci, spazzando via tutto quello che incontra sul suo passaggio e andando realmente a “dividere e dissolvere” quei sistemi che reggono l’economia di un mondo costruito sull’odio e sulla violenza, e condannato a morte dai suoi stessi abitanti.

Costruito intorno ad un minimalismo quanto mai diretto, che colpisce senza badare a preziosismi sonori e senza sovraincisioni, l’album rappresenta lo strumento che il duo ha scelto per espandere il proprio percorso di crescita con intelligenza, senza perdere l’approccio originario che lo contraddistingue. Un disco che ha il grande pregio di riportare la musica laddove dovrebbe stare, ossia al centro di un progetto di rivolta collettivo.

Divide and Dissolve – Systemic

Tracklist:
1. Want 02:00
2.Blood Quantum 04:52
3.Derail 03:27
4.Simulacra 02:29
5.Reproach 03:01
6.Indignation 06:45
7.Kingdom Of Fear (Featuring Minori Sanchiz-Fung) 03:19
8.Omnipotent 03:10
9.Desire 04:04

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