Torna a poca distanza dall’ultima uscita targata Nettlecarrier, il trio di demoni formato dallo storico drummers Dirge Rep, il bassista Mannevond e il chitarrista, e qui seconda voce, Trond Ciekals, i quali accompagnati dal vocalist Erlend Hjelvik formano i tellurici Djevel.
Continuiamo a perderci nel black metal old school, quello scandinavo, puro ed incontaminato, ancora più scarno e diabolico di “Black Coffin Rites”, ma non meno violento, anzi, a parte gli interventi evocativi delle clean vocals di Cielkas, Saa Raa Og Kald risulta una dichiarazione di intenti, un violento inno a Satana senza compromessi e dalle atmosfere di furiosa tempesta black.
Si tratta del terzo lavoro in quattro anni, da quel “Dødssanger” del 2011 seguito da “Besatt Av Maane Og Natt”, full length licenziato nel 2013, che non cambia di una virgola la strada diabolica intrapresa dal gruppo norvegese, composto da personaggi che nel mondo del black metal ci sguazzano da una vita, non deludendo mai i fan del genere.
Ed infatti, all’ascolto di questo nuovo album, veniamo travolti dalla furia del diavolo (Djevel nella loro lingua), con un chitarrismo che non manca di ruvidi riff e melodie che ne fanno assaporare tutta la malignità, stacchi atmosferici di gelido male in musica, tempeste metalliche, ottime parti cadenzati e puzzo di zolfo che esce dal lettore, distrutto da cotanta malvagità.
Stupisce come i tre musicisti siano riusciti in così poco tempo, a licenziare due album di genere perfettamente riusciti; Saa Raa Og Kald, poi, con la sua produzione ruvida, ma perfettamente bilanciata, così da apprezzare il lavoro degli strumenti, ne esce ancora più classico, gelido e violento, un malefico tributo al diavolo che ha in Vaar forbannede jord e nell’inquietante intermezzo a metà brano, nell’incedere declamatorio della parte cadenzata della terribile Norges land og rike e nella clamorosa title track, gli apici di questo tremendo lavoro offerto sull’altare sconsacrato del signore degli inferi.
E’ di questi giorni la notizia che verrà tratto un film dalle vicende narrate dal libro Lord Of Chaos, testamento e resoconto della scena norvegese dei primi anni novanta: è forse giunta l’ora che il black metal si riprenda in mano la scena estrema?
Vedremo, nel frattempo con lavori del genere la fiamma continua a bruciare.
Tracklist:
1. Skritt for skritt mot mareritt
2. Vaar forbannede jord
3. De som hadde onde oeyne
4. I en iskald grav
5. Om prest og pest
6. Hode og hals i doedsvals
7. Salmesang og knokkelklang
8. Norges land og rike
9. Saa raa og kald
Line-up:
Mannevond – Bass
Trond Ciekals – Guitars, Vocals (clean), Vocals (chants)
Erlend Hjelvik – Vocals (harsh)
Dirge Rep – Drums