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Recensione : Dome La Muerte And The Diggers – The House Of Lily / Shake Some Action

Torna a farsi sentire Dome La Muerte, personaggio chiave dell'underground italiano che non ha bisogno di presentazioni, per chi mastica certe sonorità.

Dome La Muerte And The Diggers – The House Of Lily / Shake Some Action

Torna a farsi sentire Dome La Muerte, personaggio chiave dell’underground italiano che non ha bisogno di presentazioni, per chi mastica certe sonorità (basti citare solo due momenti cult, tra gli altri: essere stato membro fondatore dei Cheetah Chrome Motherfuckers, uno dei gruppi fondamentali della scena hardcore punk italica, nonché unica band italiana prodotta da Jello Biafra, e successivamente parte dei mai troppo lodati Not Moving).

Mister Petrosino rimette in moto i suoi Diggers (il cui nome si ispira alla comunità libertaria controculturale che, nella San Francisco hippie di metà anni Sessanta, predicava l’egualitarismo anarcoide e la satira contro il sistema di società borghese, sulla scia dei loro predecessori inglesi del Seicento, che si ribellavano alla dittatura di Cromwell e propugnavano l’uso collettivistico delle terre da coltivare e dei boschi, contro la proprietà privata imposta dai proprietari terrieri borghesi) pubblicando un 45″ in formato EP digitale, registrato nel febbraio 2019 e uscito su Go Down il 25 settembre.

La garage punk band pisana sforna un pezzo inedito, dal feeling stonesiano, “The House Of Lily“, resoconto di un’esperienza psichedelica vissuta da Dome nel 2018, durante un viaggio ad Amsterdam, in una casa munita di un’enorme finestra, dalla quale poteva osservare, a mo’ di immenso schermo televisivo/cinematografico, ciò che accadeva in Ferdinand Bolstraat, sede di una fermata del tram nella capitale olandese.

L’altro brano è “Shake Some Action“, riuscita cover dei garage rockers Flamin’ Groovies (e qui torna il legame con San Francisco) canzone che Dome ha raccontato di avere sempre amato, fin dal primo ascolto in giovane età.

Ma la carta di identità, nel suo caso, è un fattore irrilevante: a 60 anni e più suonati (è proprio il caso di dirlo) Dome La Muerte è sempre una figura credibile, uno dei pochi che può dire davvero di non avere mai ceduto alle lusinghe del mainstream, ed è ancora a ringhiare e fuzzare sui palchi e ovunque vi sia una giusta causa per spargere il verbo dell’indipendenza.

TRACKLIST

Side A: The House Of Lily

Side B: Shake Some Action (Flamin’ Groovies cover)

LINE UP:

Dome La Muerte | guitar, vocals
Gianfra | drums
Iride Volpi | guitar, backing vocals
Marco Serani | bass

Recorded in February 2019 by Niccolò Mazzantini at Orfanotrofio Studio in Lorenzana, Pisa, Italy.

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