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Recensione : Dot – The Next Stop

Otto pezzi che si snodano in una storia musicale deep house che vi rimarrà impressa in mente.

Prima disco di lunga durata della Legotek, che affida l’onere a Dot aka Dotan Bibi, di base a Tel Aviv e il ragazzo fa un’egregia figura, strutturando il disco come fosse un dj set.

Sono otto pezzi che si snodano in una storia musicale deep house che vi rimarrà impressa in mente; ogni canzone può essere presa singolarmente, ma tutte assieme sono come dovrebbe essere un buon dj set, vibrante e ben cadenzato.
Il talento non manca a Dot, che pur non inventando nulla di nuovo, riesce a raggiungere un ottimo livello.
Viene anche ben evidenziato il carattere underground della Legotek, che è un’etichetta capace di muoversi bene nel sottosuolo.
I pezzi hanno un bel ritmo che spinge ma non troppo, le melodie sono ben marcate come da buona tradizione deep house: non è facile trovare difetti a questo esordio, quando anche la durata è ben calibrata.
Un gentile ed elegante viaggio nel mare deep house, disponibile solo in vinile.

Tracklist:
1. Close Dialogue
2. Time Stretch
3. Break Point
4. Forgotten Memories
5. Another Place
6. Got To Move
7. The Next Stop
8. Go Slowly

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