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Recensione : Drömspell – Barbarie Futura

Drömspell - Barbarie Futura
Drömspell – Barbarie Futura
Drömspell - Barbarie Futura 1

Dalla genesi di certi gruppi si può capire come potrà essere la loro musica, anche se l’ultima parola la possiede solo la musica.

Presi a scatola chiusa, visto il nome, ci si aspetterebbe un gruppo scandinavo e invece…

I Drömspell nascono dall’unione di musicisti italiani che hanno militato o militano tuttora in quelli che sono stati fra i migliori gruppi italiani del sottobosco rumoroso e politicizzato quali Nofu, Oss !, Movement, Ludd Rising e tanti altri. d – beat e ci riescono perfettamente fondendo al meglio la tradizione hardcore anni ottanta, soprattutto nei testi, con le istanze di questo genere scandinavo che altro non è che una colata lavica di rabbia e odio, amore e fuoco.

Il disco è composto e suonato da persone che sanno che la musica potrà non cambiare il mondo, ma essa può far cambiare noi stessi, può essere una molla o anche solo uno sfogo, ognuno può dare la sua interpretazione e prendere la musica per quello che sente, oggettivamente Barbarie Futura è un disco pesante, tirato, cupo e fantastico, regala quella scossa che si ha quando si sentono i Wretched o i Raw Power per fare un esempio, quel sapere che la musica e i testi sono intimamente collegati, e che tutto ha un senso ed uno scopo.

I testi sono molto belli, cantati con uno stile vicino ai Nerorgasmo, uno dei gruppi più notevoli mai esistiti in Italia, con un po’ di riverbero e in leggera lontananza, il gruppo supporta al meglio il proprio messaggio, l’ambiente è saturo e la tensione non scende mai.

Gli stacchi sono tutti imperiosi, scavallando lungo la nervosa dorsale del crust d – beat, con sfuriate e momenti più cupi del solito. Come succede per i grandi dischi di questo genere il risultato è dato dall’insieme di parole e musica, e Barbarie Futura ne è un grande esempi.

Non capita spesso di ascoltare un disco così appassionato, rabbioso e financo profetico, perché qui c’è molto di ciò che stiamo vivendo, un qualcosa che tempo fa chiamavamo distopia e che ora è diventata la nostra realtà. In fondo per il nostro dolore non ambia granchè in questa Barbarie Futura.

Disco di uno spirito antico declinato in maniera moderna, molto bello, pesante e cupo.

Personalmente dedico questa recensione a Soledad, che il 15 luglio 1998 terminava la sua avventura terrena, uccisa da ciò che c’è di peggio nella umanità.

Track List
01. Intro
02. Lacrime Lisergiche
03. Fantasma In Catene
04. Barbarie Futura
05. Scia Di Morte
06. Caos Suburbano
07. Paralisi
08. Pena Eterna
09. Strazio Della Speranza
10. Forgiato Nel Conflitto

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