È una mattinata di sole come tante altre, a Teramo, e vi crogiolate all’area aperta finché un grido improvviso vi fa sobbalzare: “One, Two, F*** You!”
Poi un FUZZ estremo si espande nell’etere e vi ritrovate a seguire quei suoni distorti come un bambino ammaliato dal flauto del pifferaio di Hamelin…beh, se il pifferaio suonasse il flauto elettrico.
Il percorso sino alla fonte della musica che vi ha rapito è lungo, siete arrivati a Nashville, Tennessee.
Con parecchie licenze poetiche, questa è, più o meno, la storia dietro una etichetta di Teramo che decide di pubblicare un gruppo di Nashville, mettendoci sul piatto, anzi sul nastro, cinque pezzi capaci di rappresentare tutte le sfumature del loro sound, anche perché non è facile stare al passo con le numerose release dei Dru the Drifter, prolifici come conigli in calore.
Attraverso quest’ultimo tape assaggiamo pezzi raw, assolutamente lo-fi, di un punk rauco e con radici molto rock’n’roll come la open track Banned in Nashville, passando per ritmi più sincopati basati su linee di basso in I Don’t Wanna Take My Meds e Disorder, dove nel mezzo ci viene piazzata una più “catchy” The Shampoo Songs che sembra uscita da un album di Nobunny, e per finire c’è l’ossessiva quanto divertente I Wanna Be a Nascar. Sette minuti e zero nove di puro godimento; ho sentito di gente dalle prestazioni nettamente inferiori! (Specialmente dopo i quarant’anni, sigh)
Egg punk con attitudine chain che miscela suoni di Mac Blackout, Jay Reatard e una leggera spolverata di Adam West.
La cassetta pubblicata da Goodbye Boozy è già sold out, per cui, nel viaggio di ritorno da Nashville a Teramo, non ci resta altro da fare se non fiondarsi su bandcamp e stalkerarli su IG.
(E comunque il flauto elettrico esiste, cercatelo su google se non ci credete)