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Recensione : The Queen Is Dead Volume 83 – Duocane \ Sodom \ Nothing To Lose

Dato che questa rubrica è dissonante per natura e ci piace abbinare cose profondamente differenti ecco cominciare con gli stupefacenti (molto presto) Duocane per poi passare al sacro thrash metal dei Sodom del disco dei loro primi quarant'anni. Si chiude con l'hardcore beatdown dei francesi Nothing To Lose.

The Queen Is Dead Volume 83 - Duocane\Sodom\Nothing To Lose

Dato che questa rubrica è dissonante per natura e ci piace abbinare cose profondamente differenti ecco cominciare con gli stupefacenti (molto presto) Duocane per poi passare al sacro thrash metal dei Sodom del disco dei loro primi quarant’anni. Si chiude con l’hardcore beatdown dei francesi Nothing To Lose.

DUOCANE

Devastante debutto per un duo pugliese di basso e batteria che porta il geniale nome di Duocane, e si intitola ” Teppisti in azione nella notte “ auto prodotto dall’inizio alla fine.

Il loro suono è grezzo e violento ma mai banale, con forti derivazioni math e nosie, nella scia dei gruppi americani del genere, ma più duri e sporchi. Il cantato in italiano rende il tutto ancora più forte e immanente. Nonostante la ruvidezza del suono ed il suo essere minimale il duo è talmente bravo che riesce anche a tirare fuori  dei momenti di psichdelia pesante, anche con l’inserto in determinati spezzoni di strumenti diversi dal basso e la batteria, come sax e piano.

L’urgenza e la cattiveria del gruppo si sublima nei testi come quello di “Neqroots” bellissima canzone su Neqruoz epico difensore marocchino del Bari ani novanta che tra risse, inseguimenti e palpeggiamenti in campo degli altrui attaccanti. Proprio lo stile del difensore marocchino spiega molto bene la musica di questo duo che riesce comunque ad andare oltre la durezza e a rendere molto bene in momenti più dolci e rarefatti come “Zona giallo-rossa”.

I loro testi pungono e vanno anche oltre le punture insinuandosi in profondità anche grazie alla loro fortissima ironia. I Duocane non solo il solito gruppo indie rassicurante e dolcemente fuori dagli schemi ma disgrazieti che fanno musica per disgrazieti e lo fanno molto bene. “Teppisti in azione di notte” più che un disco è un piccolo trattato su come fare musica in maniera originale parlando schiettamente ed essendo solo in due.

Questo disco possiede diverse chiavi di lettura perché ha anime diverse, tutte da scoprire e che non permettono di dare una facile ed errata definizione del gruppo.

Un esordio che colpisce dritto in faccia e che non lascia scampo, potente, amaro e forse senza speranza per un duo che saprà regalare molte gioie a chi ama ridere anche sotto la merda.

SODOM

Grandi festeggiamenti per un traguardo importante, come importanti lo sono i tedeschi Sodom. Il gruppo tedesco arriva al traguardo in forma smagliante e lo dimostra molto bene come questo “40 years at war” in uscita ad ottobre per Spv/Steamhammer, una raccolta di una canzone per ogni loro disco precedente registrata nuovamente e suonando davvero benissimo.

I Sodom sono uno dei gruppi migliori e più importanti della storia del thrash metal mondiale, e oltre ad aver indicato la strada a molti gruppi hanno intrattenuto intere generazioni.

Il gruppo ha compreso appieno le radici più profonde del thrash metal, rabbia, velocità e voglia di mettere in evidenza le storture della società. Se chiedete ad un amante del thrash metal quale sia uno dei gruppi più importanti del genere in moltissimi risponderanno Sodom e il perché lo si può trovare in questo cd e doppio vinile. Registrando i vecchi brani con la formazione attuale il gruppo oltre a farci gustare nuovamente dei bellissimi pezzi rende chiara la loro evoluzione musicale.

Dagli inizi nel 1982 in quel di Gelsenkirchen-Buer i ragazzi hanno sia impreziosito la loro tecnica musicale sia la loro capacità compositiva, rimanendo sempre molto thrash metal ma andando anche oltre i canoni del genere. Oggi come non mai il thrash ha una funzione molto importante, quella di antidoto contro i malatempora che stiamo vivendo, e forse questa è stata una delle sue funzioni principali fin dall’inizio.

Come potranno testimoniare gli amanti del genere il thrash è catarsi e positività, è un energia che passa e non si ferma mai, trascinando tutto e tutti ma verso il bene, come sfogo positivo. “40 years at war” è il modo migliore per festeggiare i Sodom nel modo migliore, ovvero ascoltandoli al loro meglio interpretare le loro canzoni migliori. Il loro thrash mantiene immutata la sua durezza e bellezza, e anzi con le nuove incisioni i pezzi risultano ancora più devastanti. Raccolta imprescindibile sia per i fedelissimi che per i nuovi accoliti.

Copertina devastante ad opera di Eliran Kantor, giù autore di fantastiche copertine di altri gruppi metal.

I festeggiamenti per il quarantennale continuano con un tour nel quale verranno eseguite anche canzoni scelte dai fans. Sodom per sempre.

NOTHING TO LOST

Arriva dalla città francese di Rouen questo gruppo hardcore di notevole impatto, i Nothing To Lose. Il loro ep “Obey” li coglie nella loro essenza più vera e notevole. Il loro suono prende molto dalla tradizione hardcore punk della loro zona, ma vira in maniera più violenta arrivando anche al beatdown e fatto benissimo. Certamente è rintracciabile nella loro impronta sonora la grande tradizione anglosassone del genere, ma c’è molto anche di francese e si sente.

Lo scopo del gruppo è di scatenare il moshpit ovunque li si senta e ci riescono. L’ep è molto vario e ben prodotto, il loro suono è in bella evidenza, potente e preciso. I Nothing To Lose sono un gruppo che crea un impatto molto forte e che non lascia spazio a noia o imitazione, hanno un loro suono molto ben delineato e lo buttano tutto fuori.

L’hardcore metal è un genere che non accenna ad eclissarsi perché ha radici fortissime e in molti gruppi lo suonano e bisogna dire che essendo musica di cuore e pancia se lo ami tendenzialmente lo suoni bene, ma ci vuole qualcosa in più e quel quid il gruppo di Rouen lo possiede e in grande disponibilità. “Obey” è un macigno dall’inizio alla fine, ti fa scuotere la testa e ti rimbomba in testa come dovrebbe fare un disco di questo genere, e cosa assai poco comune è un beatdown che si fonde molto bene con istanze più classiche e con quella della new school di qualche tempo fa.

Per gli amanti dell’hardcore metal più violento questo ep, che possiede una durata più che adeguata per non non rovinare la magia, è una gemma preziosa, un grande piacere che genera un bel coinvolgimento.

Ci sono pochi gruppi così devastanti come questo di Rouen, ascoltare per pogare.

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