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Recensione : Edvian – 2012

I russi Edvian propongono un prog metal molto melodico e tecnico. Il loro suono è un misto delle lezioni assorbite dai numi tutelari del genere per poi aggiungere una forte impronta personale.

Questo 2012, pubblicato il giorno prima del termine della profezia maya, è il loro album di debutto, e li farà certamente emergere nel novero di band prog metal in circolazione. Gli Edvian sono una creazione dei fratelli Plitkin, che fondano il loro gruppo nella città russa di Tver sulle rive del Volga in quella che una volta si chiamava Russia europea.
Dopo l’inevitabile gavetta locale e nazionale, i nostri pubblicano nel 2011 un demo di 4 tracce, che li porta all’attenzione dell’ucraina Total Metal Records, che li mette sotto contratto.
2012 è un album di sicuro effetto, con una voce molto bella e composizioni davvero efficaci. Il prog metal è sicuramente un genere di nicchia, ma con un seguito molto forte ed affezionato; dei tanti dischi che escono con appiccicta questa etichetta, molti sono davvero inascoltabili e infinitamente noiosi, mentre 2012 è un album forte, deciso e con una direzione ben precisa. Gli Edvian hanno molte cose da dire e, con questo debutto, lo fanno in modo molto melodico, ma con notevoli accelerazioni, senza mai cadere in sterili tecnicismi. Per tutte le otto tracce del disco si respira una musica ariosa e fresca, intrigante e cerebrale, ma con una forte fisicità. Ottima anche la produzione che dà importanza al totale, senza soffermarsi troppo sulle parti.

Tracklist:
1.Progress of Death
2.2012
3.This is War
4.Cradle of Life
5.Time
6.Storm
7.For the Sake of Love
8.Crazy World

Line-up:
Victor Plitkin-Cherkasov – guitar
Andrew Plitkin – drums
Alexey Serov – vocals
Ivan Nechaev – bass

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