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Recensione : Effervescent Elephants – Ganesh Sessions

Il ritorno di una delle leggende della psychedelia italiana degli anni '80

Ho con la psychedelia un rapporto ambivalente, mentre quello con la musica etnica è decisamente conflittuale, se da un alto adoro i pezzi brevi come quelli di 13th Floor Elevators, primi Pink Floyd e Chocolate Watchband dall’altro fatico a digerire le lunghe suite di band quali Quicksliver Messanger Service e Grateful Dead. Vengo dalla scuola del punk-rock ed anche se sono meno intransigente di un tempo considero sempre perfetta la canzone che duri al massimo quattro minuti.

Questa mia predilezione non può che riflettersi sul giudizio che darò di questo album.

Frutto della reunion di una band storica quali gli Effervescent Elephants che dimostrano fin dal nome, una storpiatura del pezzo di Syd Barrett Effervescing Elephants, la loro ammirazione per gli unici Pink Floyd che valga la pena ascoltare e per quello che fu il loro lunatico leader, questo Ganesh Sessions conta in scaletta undici pezzi di levatura mediamente molto valida.

I pezzi del disco che più hanno solleticato le mie corde di ascoltatore sono il freakbeat della coincisa My Generation, l’evocativa Goodnight Vienna e, sopratutto, la rilettura di un pezzo composto da un altro gruppo italiano dall’incommensurabile valore gli Strange Flowers, December vera e propria vetta di questo album. Non mancano ovviamente gli omaggi alle sopracitate guide spirituali della band di cui vengono eseguite un’ottima versione di Astronomy Domine e di Maize, altra storpiatura rispetto al titolo originale Maise.

Presente anche il pezzo che segnò l’esordio del combo vercellese ovvero quella Radio Muezzin che dava il titolo al loro primo 7″. In definitiva il tempo è stato davvero gentiluomo con Lodovico Ellena e compagni preservandoli in uno stato di forma più che dignitoso. Per chi ha vissuto gli anni ’80 un piacevole tuffo nel passato e per tutti gli altri una ghiotta occasione per avvicinarsi ad una band ricca di talento e originalità.

TRACKLIST
1) Indian Side,
2) My Generation,
3) Confusion In Marrakech,
4) Goodnight Vienna,
5) December,
6) Astronomy Domine,
7) Radio Muezzin,
8) Maize,
9) Astral Raga,
10) It’s Raining
11) Apollo e le Muse

LINE-UP
Aldo Casciano – Drums, Percussions and Flute
Lodovico Ellena – Vox and lead Guitar
Sergio Monti – Bass and backing Vocals
Lorenzo Proverbio – Guitar, Vox and Keyboards

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Marco Balestrino è una fucina di idee, lui vive, pensa e agisce sempre in base alle sue passioni; è un puro ed i Klasse Kriminale sono il suo credo in qualsiasi momento della sua vita.

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