Quando pensi che il Rock targato Regno Unito sia morto e sepolto, da qualche parte nel mondo una nuova band nasce e ti fa cambiare idea, restituendoti un minimo di speranza.
E’ il caso dei Elizabeth The Second che esordiscono con il loro primo singolo “No one cares”, tratto dall’album in uscita dal titolo “Two Margaritas a the Fifty Five”. Il trio padovano ci regala una canzone scoppiettante e ritmata, dal testo sfrontato ma con classe accompagnata da una base che ci ricorda molto i The Strokes, i primi Blur più graffianti di “Bank Holiday” ma anche una certa leggerezza e fluidità di sound alla Franz Ferdinand. Detto questo, non bisogna fraintendere e pensare che gli ETS abbiano semplicemente preso da tutti i loro idoli un po’ e fatto un minestrone di copia/incolla.
E’ chiaro dal pezzo come il tutto sia stato rielaborato e reinterpretato dal loro punto di vista artistico e musicale, con Ben Moro alla voce che in modo magistrale non cerca di farci risentire o scimmiottare uno stile “già sentito”, ma che propone un suo stile e la sua voce che sinceramente ha davvero poco da invidiare a quella di altri artisti anche più conosciuti. L’intonazione è ottima, e l’interpretazione non sacrifica nulla dal punto di vista tecnico che risulta tagliatissimo per il genere. Nel suo alternare momenti più graffianti ad altri più armonici, in questi ultimi ci sembra di scorgere anche un che di Paul Weller ai tempi dei The Jam: suggestione che aggiunge un tocco di eleganza al pezzo.
Michele Venturini al basso è una presenza consistente, e come la tradizione del rock britannico richiede, è in grado di tenere banco nei pezzi di duo tra chitarra e basso o batteria e basso in modo davvero importante e capace, restituendo vigore ed importanza alla parte ritmica. Non serve strafare per risultare carismatici: fondamentalmente è questo che possiamo apprezzare facendovi più attenzione.
Luca Gallato alla batteria ci riporta indietro di vent’anni ricordandoci cosa fossero i batteristi della scena Alternative, con lo stesso stile sbarazzino ed allo stesso tempo sfrontato che ce li fece conoscere ed amare.
Nel complesso quindi il sound della band arriva forte e chiaro a chi lo ascolta, comunicando però non la solita manfrina nostalgica, ma provando in modo coraggioso e determinato a riportare in auge una scena musicale che non può e non deve essere dimenticata.
Non ci sono anacronismi o forzature: solo l’influenza magmatica e pregnante di un nuovo progetto musicale nel suo sorgere, pieno di energie e pronto a spaccare “nella Casbah” del nulla (almeno in parte o buona parte) della scena musicale italiana.
TRACKLIST
1 – No Ones Cares
LINE-UP
Ben Moro – voce e chitarra
Michele Venturini – basso
Luca Gallato – batteria
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