Titolo: Enea
Regia: Pietro Castellitto
Produzione: Italia
Anno: 2023
Enea è un giovane rampollo dell’alta società romana. Possiede un ristorante ma non gli basta. Insieme al migliore amico Valentino, appassionato d’aviazione, si lascia coinvolgere in un giro di droga.
Un film su:
• il fallimento della famiglia borghese;
• il potere e la potenza;
• l’ingenuità di voler essere vincitori nel mondo criminale;
• l’amicizia per mantenersi vivi;
• la depressione;
• i privilegi di chi nasce ricco;
• il non sentirsi mai liberi;
• il mondo soffocante e crudele della televisione.
Da vedere perché il giovane Castellitto ci offre una visione per nulla scontata, uno spettacolo non banale.
In un alternarsi del racconto del mondo criminale e di quello familiare, i baci diventano in qualche modo il legame tra i due mondi; questi gesti affettuosi, però, il regista – tranne in un’occasione – non li fa mai vedere: preferisce regalare allo spettatore solo l’effetto sonoro, oscurando l’atto, sostituendolo con alcuni frame neri che rendono buia la sala allo scoccare dello smack.
La tenerezza che non ti aspetti, invece, la trovi in un dialogo tra due gangsters intenti a ricordare le loro madri, mentre la spietatezza della vita che il film racconta in più occasioni, spesso coglie (quasi) tutti impreparati, come può fare un albero di palma che improvvisamente cade e ci entra in casa sfondando il tetto.
Dedicato a chi ama i riferimenti filosofici.