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Recensione : Ennui – The Last Way

“The Last Way”, pur essendo un lavoro decisamente riuscito, non va considerato un punto d’arrivo bensì la tappa fondamentale di un’ulteriore crescita.

A un anno dall’ottimo disco d’esordio, i georgiani Ennui si ripropongono all’attenzione degli appassionati di funeral doom con un nuovo lavoro pubblicato sempre sotto l’egida della MFL Records di Evander Sinque, uno dei principali protagonisti della scena moscovita.

The Last Way, fin dalla splendida copertina, non lascia spazio a soverchi dubbi sul mood complessivo di un disco che rappresenta la naturale evoluzione del suo predecessore, “Mze Ukunisa”.
David Unsaved, accompagnato anche in quest’occasione dal suo sodale Serj Shenghelia (in evidenza qualche mese fa con il suo progetto death-doom No Regrets), si conferma musicista di grande talento nonché di innata sensibilità: la sua interpretazione del funeral sposa il filone più malinconico del genere ma tutto sommato prende parzialmente le distanze dalla scuola russa, riservando alle tastiere un ruolo di mero accompagnamento e andandosi a collocare in un ambito compositivo piuttosto vicino agli Evoken, anche se comprensibilmente manca ancora qualcosa per raggiungere il livello dei maestri statunitensi.
Un’ora e un quarto di dolore ottundente, stemperato solo dalle frequenti incursioni di una chitarra solista capace di tessere melodie cariche di pathos, è il piatto, indigesto ai più ma prelibato per pochi e selezionati palati, riservatoci dagli Ennui.
Mai come in questo caso la presenza di un brano autointitolato si pone come autentico manifesto musicale di una band: la seconda traccia Ennui, standardizzata sui quindici minuti di lunghezza, è il brano che più di altri mostra quanto la band abbia raggiunto una maturità compositiva che le consente di abbinare in maniera naturale il lento e sofferto incedere del tessuto sonoro a melodie di grande presa.
Nel resto di un lavoro che brilla soprattutto per la sua compattezza, va citata comunque anche la splendida Loss, traccia dalle atmosfere soffocanti eppure sempre pronte a diradarsi per consentire a qualche timido raggio di luce di manifestarsi in un contesto dominato da tonalità plumbee.
Considerando che, salvo errori od omissioni, ero stato l’unico dalle nostre parti a parlare degli Ennui in occasione del loro disco d’esordio, ci tenevo in maniera particolare alla conferma, da parte di David e Serj, delle qualità mostrate in quel frangente e devo dire, con “viva e profonda soddisfazione”, che le attese non sono state deluse: The Last Way è un passo avanti rispetto a “Mze Ukunisa”, in particolare sotto l’aspetto della personalità, e fa ritenere ragionevolmente che questo non sia un punto d’arrivo bensì la tappa fondamentale di un’ulteriore crescita.

Tracklist:
1. Cold Somnolence
2. Ennui
3. A Moment in the Void
4. Loss
5. The Descendant of Lifeless Rebirth
6. The Last Way

Line-up :
Serj Shengelia Bass, Drums, Guitars, Keyboards
David Unsaved Guitars, Keyboards, Vocals

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