Innanzitutto le cose “brutte”, dispiace leggere che Mario Brega simpatizzasse e destra quando la scena del non so’ comunista così (un pugno al cielo) so’ comunista così (due pugni al cielo) resterà sempre una delle vette del suo incomparabile personaggio.
E dispiace anche che – per esigenze filmiche – abbia dovuto recitare la parte del tifoso romanista quando in realtà era laziale. Ma questo francamente non intacca minimamente l’immagine del grande caratterista romano che, per noi amanti del cinema italiano che spacca, resterà per sempre un mito pressoché inarrivabile. A rendere onore ad un personaggio di così alto lignaggio ci pensa l’ottimo Ezio Cardarelli che, dopo l’ottimo libro su Bombolo, ci regala questo ottimo ed agilissimo volumetto.
Dentro ci trovate uno spaccato della vita del nostro dall’infanzia di stenti e povertà negli anni della guerra (e dell’immediato dopoguerra) e della dittatura all’età adulta; il tutto narrato con semplicità ma anche con partecipazione ed ironia grazie sopratutto all’ indispensabile aiuto dato all’autore dal suo amatissimo fratello Valeriano il quale purtroppo, essendo deceduto non molto tempo fa, non ha potuto vedere questo libro terminato e quindi tenerlo materialmente fra le mani.
Leggendolo potrete immaginare De Niro che mangia pasta e fagioli a casa Brega ma sopratutto rivivere la vita di un personaggio che vi introdurrà a quella vecchia Roma trucida ma terribilmente vera che oggi, purtroppo, non esiste più. Ovviamente non vi dirò altro sul contenuto perché vi invito caldamente a fare vostro questo libro e a godervelo esattamente come ho fatto io; ci aggiungo soltanto che ha corredo di queste pagine troverete una prefazione del vate Marco Giusti ed una postfazione di Carlo Verdone, il regista che – insieme a Sergio Leone – ha meglio saputo utilizzare le indubbie qualità di Florestano (perché questo era il suo vero nome).
Per quanto mi riguarda l’ho divorato in una sera e sono certo che chi, come me, ha adorato Mario Brega farà lo stesso. Arzate!
A ‘nfame arzate! Aoh! Tu lo sai chi so’ io? So’ Mario Brega