Un vecchio e il mare. Anzi, il vecchio. Ernest Hemingway. Così come lo immaginiamo tutti: su una barca, la canna da pesca in una mano, la bottiglia nell’altra e un sigaro acceso in bocca. Non è da solo con i suoi pensieri. Con lui c’è una vecchia radio gracchiante ed è lei a guidare la mente del celebre scrittore. Gli fa ripercorrere tutta la sua vita. In fondo cosa riesce a riportare alla memoria i ricordi come una canzone?
Canzone dopo canzone rivive, e noi con lui, le tappe che lo hanno segnato. Ma cosa può competere con la forza della musica e dei ricordi? Eh…l’amore.
A ogni fase essenziale della vita di Hemingway, corrisponde un legame con una figura femminile che scandisce il periodo di cui Ernest è protagonista, proprio come le canzoni che le riportano a galla tra i suoi ricordi.
Non vengono elemosinate le passioni dello scrittore: caccia, giornalismo, alcol, e, ovviamente, le donne.
Contraltare di una vita piena non può essere che un triste epilogo capace di sottolineare la controversa figura di un uomo forte quanto sensibile che ha segnato il ‘900 con i suoi romanzi.
Ma la sua vita non è essa stessa degna di un romanzo? Tra i testi di Giuseppe Congedo e le illustrazioni di Giovanna La Pietra ci viene presentata tra le pagine della graphic novel “Per chi suona il passato” edita da NPE.
Sperando in una versione a colori per drammatizzare le suggestioni che una storia del genere può offrire, vogliamo unirci nel ricordo di Hemingway perché, da grande pensatore, non poté fare a meno di essere amico della rivoluzione cubana, così come lo fu di tutte le rivoluzioni, quando queste significavano giustizia e indipendenza.
Ernest Hemingway – Per chi suona il passato
Giuseppe Congedo, Giovanna La Pietra