iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999
Cerca
Close this search box.

Recensione : Eskhaton – Worship Death

Prova appena sufficiente per il furioso combo australiano degli Eskhaton, con il loro monolitico brutal death metal.

Eskhaton – Worship Death

Metti il cd nel lettore e quando il laser comincia a leggere le tracce vieni investito dalla furia iconoclasta di Nekrochant, primo cortissimo brano del secondo full-length degli australiani Eskhaton, realtà brutal death di Melbourne, che segue l’esordio “Nihilgoethy” del 2011.

Brutal si diceva, con più di un passo in territori grindcore, caratterizzato da una velocità supersonica, un growl mostruoso da parte del vocalist e chitarrista Invokocide e blast beat come se piovesse.
Purtroppo il lavoro ha due grossi difetti che ne minano la fruibilità: la totale mancanza di un accenno al benchè minimo cambio di tempo e la prolissità dei brani,che vanno quasi tutti ad avvicinare i cinque minuti rendendo l’ascolto una fatica improba.
Ci si fa violenza ad arrivare in fondo a questo disco, nonostante le buone premesse mostrate dai i primi brani che esplodono in tutta la loro straordinaria violenza, senza lasciare scampo al povero ascoltatore di turno.
I quattro australiani (oltre al citato vocalist-chitarrista, Hammerkill a frantumare pelli, Abyssnil al basso e Whirlwinded che si divide tra la sei corde e il basso) sono musicisti capaci, ma qui è la fantasia a latitare completamente rendendo il lavoro un macigno di oltre cinquanta minuti di difficile digestione.
La title-track, Dark Era e Skeleton Shrine sono gli episodi migliori di Worship Death, laddove qualche stacco rende le canzoni leggermente più varie in un album esclusivamente adatto ad accaniti sostenitori dei suoni più estremi e di annichilente violenza.

Tracklist:
1. Nekrochant
2. Obdeathed
3. Abhorrent Primaeval Devilry
4. Worship Death
5. Khromcidium
6. Esotrans
7. Deifire
8. Skeleton Shrine
9. Dark Era
10. Antilife Antichrist
11. Outro

Line-up:
Invokocide – Vocals, Guitars, Bass
Hammerkill – Drums
Whirlwindead – Guitars, Bass
Abyssnil – Bass

ESKHATON – Facebook

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Kensington – Control

La band capitanata da Casper Starreveld ha creato un album che ha il destino già scritto prima di arrivare all’orecchio dei fans, una raccolta di canzoni pregna di atmosfere melanconicamente melodiche, con più di un riferimento al rock alternativo degli ultimi vent’anni, molto britannico concettualmente, ma assolutamente già sentito sui canali e radio specializzate in musica e cultura indie.

The Pier – The Pier

Per gli amanti del genere un album da ascoltare a più riprese, ed una band da seguire visto l’enorme potenziale artistico.

Somnium Nox – Apocrypha

Con coraggio e personalità i due musicisti australiani incorporano in un’unica opera quella che è stata l’evoluzione del genere dagli ormai lontani primi anni novanta