In una superaffolata Tokio si svolge una storia di fantasmi e solitudine. Quest’ultima piu’ che sfondo fa da protagonista. Uno sceneggiatore televisivo vive la sua fase post-divorzio nel suo appartamento-ufficio in un grande grattacielo, che di notte si svuota e piomba nel buio. Per riempire i silenzi notturni , il protagonista decide di visitare il quartiere dove e’ nato: incontra cosi’ una coppia inverosimilmente somigliante ai suoi genitori da giovani e inizia una relazione amichevole con i due.
Dettaglio tipico: i genitori sono morti in un incidente 38 anni prima. Simultaneamente, l’uomo inizia, dopo un primo imbarazzante incontro, una relazione con una bellissima ragazza, unica abitante insieme a lui del silenzioso palazzo.
Non racconto come va a finire: visto il genere, c’e’ da aspettarsi che le cose non procederanno rose e fiori. Il libro non e’ nuovo, anzi, e’ stato pubblicato nel 2003, comunque vale la pena imbattersi in queste pagine dal ritmo pesantemente decadente. Bello.