Dovessi giudicare questo ep di sette tracce con schietta istintività, lo cazzierei brutalmente. Sia per il genere proposto e sia per gli schemi di risoluzione dei brani, il disco in questione può tranquillamente essere accantonato dietro altre montagne di cd teen-cali-punk.La cosa curiosa è che alla fine della fiera, leggerezza gratuita di contenuti e di sequenze di accordi nonostante, i pezzi di questa solista funzionano e rimangono in testa molto più di tante altre formazioni sui generis che hanno avuto maggiori consensi e successi.Inutile negare l’ associazione immediata con un’ altro personaggio femminile appartenente a questa sfera musicale, canadese pure lei, ovvero Avril Lavigne, ma personalmente spezzerei una lancia a favore della Page che è decisamente molto più sincera e volendo naif, brava nel non perdere tempo a prendersi troppo sul serio realizzando ballate pseudo sentimentali che non se ne può più.Se qualche irriducibile del punkettino da spiaggia fan dei Blink 182 o dei Simple Plan è alla ricerca del disco per l’ estate, troverà questo album un capolavoro.Se invece si è tolleranti e basta verso gli anarco-fenomeni post-adolescenziali, lo si potrà essere pure per questo.Ma se invece non si appartiene ad alcune di queste categorie, meglio passare ad altro.