Libro completissimo e scritto con grandissima passione e competenza su un genere musicale non allineato.
L’autore Fabrizio Giosuè, da grande appassionato della scena, propone un libro magistrale, puntuale e piacevole da leggere.
Molti libri musicali hanno il difetto di essere scritti in maniera approssimativa in quanto a prosa, ma non è certamente questo il caso.
Partendo da un’enunciazione programmatica sulla genesi del genere folk metal e viking metal Giosuè ci conduce per mano in un tour attraverso le nazioni, europee e non.
Quasi ogni paese, infatti, e ovviamente quelli scandinavi la fanno da padrone, ha i suoi bravi rappresentanti folk/viking e l’autore ne narra le gesta, andando anche a scovare gruppi misconosciuti ma capaci di produrre dischi di ottima fattura.
Eccezionale è il lavoro svolto sulle band più note: leggendo questo libro scoprirete cose che non sapevate anche sugli Amon Amarth o gli Enslaved; il tutto viene trattato con estrema passione e competenza spingendo anche chi non la conosce a voler sapere di più su questa musica: non è un caso che in Folk Metal abbia trovato la migliore narrazione sui Bathory che abbia mai letto.
Giosuè ha un grande gusto e una prosa davvero spigliata e convincente nel raccontarci di questa musica nordica congiunta al metal che parla di boschi, lotte fra divinità e tradizioni antichissime che vivono ancora in certi cuori.
Il folk/viking metal è un genere certamente controverso ma che porta dentro di sé un motore anti commerciale e di rivendicazione culturale che non si può non vedere.
Ancora più interessate è il legame con il linguaggio del metal che funziona da sostrato alla ricerca folkloristica.
Tutto ciò è spiegato benissimo in questo magnifico tomo che ripercorre tutto lo spettro del folk metal, anche tramite schede divulgative delle varie mitologie o approfondimenti su personaggi come Tolkien.
Particolarmente degna di nota è la sezione dedicata al folk/viking italiano, trattato con la consueta competenza e con sincero affetto, dato che Giosuè è anche il fondatore e curatore di misterfolk.wordpress.com, il migliore sito sul genere in Italia.
Leggendo dei gruppi italiani avrete più di una sorpresa e, se avrete la mente ma soprattutto gli orecchi aperti, ci sono gioie per voi in arrivo.
Prosegue poi il viaggio per le lande dell’est europeo fra le quali spicca l’interessantissima Romania, dove grazie e attraverso il folk metal si sono riscoperte parti del folkore andate quasi perse, in un paese molto legato al suo immaginario. In Russia il folk metal è tra i generi più conosciuti e seguiti, anche grazie ad una forte riscoperta della tradizione e dell’orgoglio nazionale.
Si sbarca poi in Vinland, ovvero la terra americana, scoperta ben prima dai vichinghi che dal quel tanghero di Cristoforo Colombo; a Vinland il folk scorre copioso, per poi arrivare persino all’America Latina.
E’ presente nel il libro anche un interessante excursus sul pirate metal, genere molto particolare e molto ben trattato da Giosuè.
L’opera si chiude con una bellissima serie di interviste e schede dedicate ai grandi nomi della scena, siano essi musicisti od illustratori.
Entusiasma la felicità di Giosuè, poiché essendo la sua una gioia la trasmette agli altri, ma questo è un concetto troppo cristiano, meglio dire che ci invita a gustare idromele in una taverna fumosa insieme a dei stanchi guerrieri.
Il libro è uno dei migliori mai scritti in campo musicale, sia per la competenza davvero incredibile, sia per la voglia che fa venire di andare a tuffarsi nelle fredde onde scandinave.
Da leggere assolutamente per gli appassionati e anche da parte di chi vuole scoprire una nuova frontiera, e non c’è miglior scout di Giosuè per esplorare territori inesplorati.
Crac Edizioni
http://edizionicrac.blogspot.it/
pag. 446
€ 24.00
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