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Recensione : Fabrizio Modonese Palumbo – Doropea

Un flusso sonoro coerente e bizzarro allo stesso tempo

Fabrizio Modonese Palumbo, artista sperimentale attivo da oltre vent’anni (ha fatto parte dei Larsen e degli Almagest!; ha collaborato, fra gli altri, con Xiu Xiu, Carla Bozulich e Michal Gira) ritorna, in solitaria, con Doropea, album pubblicato in formato cassetta dalla svizzera Old Bicycle Records e composto da due lunghi brani (15 minuti l’uno) dedicati a Torino, la sua città.

Il lato A della cassetta, galleggiando fra lunghe distese di pacata elettronica, lascia spazio a qualche colpo di macchina da scrivere, a solitarie note di tastiera, a momenti più caldi e intensi, a un concludere pigro e rassicurante.
Il lato B della cassetta, invece, partendo con il rumore di una persona che russa, prosegue canticchiando su elettronica sempre più ansiogena, prima di scaricarsi e svuotarsi completamente nella parte finale.

Il disco di Fabrizio Modonese Palumbo, sorta di eccentrico viaggio sonoro suddiviso in due capitoli, sfugge completamente alla logica dello schema canzone, dando vita a un flusso sonoro coerente e bizzarro allo stesso tempo. A tenere insieme il tutto sono le atmosfere pacate e distese, le quali, grazie alla loro rilassata morbidezza, rendono semplice ed immediato ciò che in realtà non lo è. Un disco delicato, in cui vale la pena perdersi e lasciarsi andare ai propri pensieri.

Tracklist:
01. Doropea Pt. I
02. Doropea Pt. II

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