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Recensione : Falling Giants – Whirlwind Hymns – Argonaut Records

Primo disco sulla lunga distanza per gli anconetani Falling Giants con "Whirlwind Hymn" su Argonauta Records. il loro suono possiede tantissime influenze estreme e varia tantissimo, dal doom allo sludge passando per il death e per il black metal...

Primo disco sulla lunga distanza per gli anconetani Falling Giants con “Whirlwind Hymn” su Argonauta Records. il loro suono possiede tantissime influenze estreme e varia tantissimo, dal doom allo sludge passando per il death e per il black metal, con lo stoner come colonna portante ma inteso in maniera molto differente rispetto alla maggioranza dei gruppi. Il loro suono è sporco e marcio, arriva fino al limite per poi tornare indietro e spazzare tutte le certezze che uno si è fatto, immergendosi ancora per andare ancora di più a fondo.

Iniziare con una traccia di dieci minuti come “Northwest passage + Where the deserts collide” dove si descrivono alla perfezione  due tipi diversi di paesaggio desolante, dai ghiacci della ricerca del famoso passaggio a nordovest al deserto che rispecchia al meglio l’animo umano.

E proprio dal deserto psichico parte questo disco per approfondire il discorso dell’angoscia umana, dell’horror vacui e dell’horror hominis che forse è ancora peggio. I Falling Giants hanno quella capacità in più di cogliere cose che altri gruppi non colgono o forse non vivono, ovvero quella cifra di disperazione e annientamento che rendono molto bene con questo loro incedere lento e ansiogeno, come una carovana di dannati che passa davanti a chi pensa di essersi salvato ma è diversamente dannato.

Il disco ha quel passo che abbiamo imparato ad amare in gruppi assolutamente speciali come Neurosis e Amen Ra, certo qui più in piccolo ma c’è ed è molto presente.

Il lavoro riserva sempre qualche sorpresa, nota dopo nota, passaggio dopo passaggio, e si cambia spesso genere all’interno della stessa canzone. Sebbene sembra che non ci sia speranza in questo album si vede anche la luce che c’è nel buio o forse la luce non serve perché non è mai esistita ed è solo un altro tono di nero.

Esordio sulla lunga distanza molto convincente e con tantissimi spunti notevoli ed una costruzione organica stupefacente, fatta da musicisti che ascoltano tantissimo e sanno cogliere il meglio per loro in quello che ascoltano e che poi mettono in musica.

Falling Giants – Whirlwind Hymn

Tracklist

1.Northwest Passage + Where the Deserts Collide 10:02
2.An Enveloped Prophecy 10:08
3.Hopediver 05:48
4.Fall Meditation 07:55
5.The Wind Shifts 06:13
6.To Paint the Woes 03:57
7.The Trail of Dust Men 11:06

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