IL FESTIVAL BEAT SCALDA I MOTORI.
DALL’1 AL 5 LUGLIO A SALSOMAGGIORE TERME L’EDIZIONE NUMERO XXIII
Torna la manifestazione dedicata alla cultura e alla musica 60’s più longeva d’Europa. Ad incendiare il palco Fleshtones, Radio Birdman, Urban Junior, Les Grys-Grys, Monsters…
E’ iniziato il conto alla rovescia. Dall’1 al 5 luglio il Festival Beat tornerà a Salsomaggiore Terme per la sua XXIII edizione.
La manifestazione spazierà nel sixties-sound a 360 gradi grazie ad un cartellone che, anche quest’anno, non deluderà le aspettative. Attesissimi sul palco dell’area live di Ponte Ghiara i Radio Birdman, storica punk rock band australiana che pose una pietra miliare del rock’n’roll con il suo album “Radios Appear”. Poi la band a stelle e strisce Fleshtones, un’autentica icona che ha fuso garage rock revival, rockabilly, rhythm and blues e surf rock per creare un’alchimia esplosiva. Impossibile stare fermi.
Ancora: dalla Svizzera arriverà a Salsomaggiore la selvaggia one man band Urban Junior, dalla Francia gli “anacronistici” Les Grys-Grys che vi regaleranno un’istantanea del ’66, sempre dalla Svizzera i Monsters, brutale garage-band (capitanata dall’istrionico Reverendo Beat-man) che mette insieme sixties-punk e rockabilly con grinta da vendere e la giusta dose di ironia.
Tra gli altri protagonisti i Dead Elvis (dai Paesi Bassi), puro trash-rock’n’roll che colpisce alla bocca dello stomaco; gli italiani Ray Daytona e i suoi Googoobombos con il loro robusto surf coniugato al garage sporcato di punk; gli statunitensi Lisa Kekaula e Bob Vennum con il progetto Lisa And The Lips capace di fondere soul e garage-rock come se non ci fosse un domani, con Detroit nel cuore.
Poi gli anglomilanesi Beat Barons, i Bad Love Experience, I Last Killers che si esibiranno con Antonio Sorgentone (il più famoso pianista 50’s rock’n’roll/boogie woogie italiano), la pop-punk austriaca DeeCracks e la giovane band Sultan Bathery con il sound che strizza l’occhio alla psichedelia. Infine, animeranno la domenica salsese, gli emiliani Coco and the Lighters e i genovesi I Fenomeni, band dalle sonorità antiche e ricercate con accenni di psichedelia e del primissimo prog.
Ma il Festival Beat non è solo musica. Da semplice raduno annuale per i sixties-maniacs italiani, zoccolo duro di una scena inizialmente confinata nell’underground più oscuro, il Festival, infatti, si è trasformato negli anni in un evento che travalica il mero aspetto “tecnico” comprendendo quello sociale e di costume.
Tanti eventi (consulta il programma completo sul sito www.festivalbeat.net) fanno da corollario alla manifestazione. Parliamo delle feste in piscina o dell’expo vintage nell’area live di Ponteghiara (sì, proprio quello che stregò Liam Watson produttore dei White Stripes). Ancora, le presentazioni di libri e gli aperitivi nella splendida cittadina termale.
Dopo il successo dell’edizione dello scorso anno è confermato, anche nel 2015 l’evento “sportivo” Mad Beatle Boots Race, ovvero un’autentica corsa con gli “stivaletti” alla Beatles (per iscrizioni è possibile inviare una mail a festivalbeat@libero.it).
E per rilassarsi? Nella città della bellezza non può mancare neppure un bagno alle terme: grazie alla convenzione con il centro termale Berzieri, nei giorni del Festival Beat saranno attivi particolari sconti a chi soggiorna a Salsomaggiore.