Il figlio di Ramses è sopravvissuto al naufragio, ha superato l’ennesimo ostacolo che il mago nero gli ha sottoposto; ma deve comunque rimanere vigile, per non cedere al tranello di Fiore, una ragazza demone che vuole riprendersi la propria libertà, approfittando proprio del giovane eroe.
La squadra di Ched il salvatore è agli arresti per via dei dissapori con Ramesse, non avvezzo ai metodi poco ortodossi del gruppo creato apposta per sgominare la banda di Kalash. La caccia dunque è in mano al primogenito del faraone, che però non riesce a comprendere realmente quale siano le veri minacce che incombono sul regno.
Sekhet ha trovato invece rifugio e protezione presso il tempio della dea Sekmeth, esercita le sue funzioni di sacerdotessa e continua la sua crescita spirituale, entrando in contatto con la dea leonessa.
Nonostante lo stile rimanga molto fluido e la lettura sia gradevole, la trama delude un po’. Si ha la sensazione di rileggere episodi già vissuti nei primi due libri, e tutto sommato non succede un granché. Un libro di transizione, in cui si riscoprono molto più i lati personali dei due innamorati, del loro doppio stato umano e divino, del modo in cui il loro amore li mantiene connessi, pur non essendo fisicamente insieme.
Purtroppo a tratti risulta particolarmente noioso, al punto da interromperne la lettura, dato che non si riesce a divorare con la stessa intensità dei precedenti due episodi.
Casa Editrice: Tre60
Anno: 2016
Pagine: 272