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Recensione : Filarmonica Municipale La Crisi – Sento Cadere Qualcosa

Il terzo capitolo dei Filarmonica Municipale La Crisi, nonostante il cambio di direzione, non perde, dal punto di vista qualitativo, lo smalto che già avevano i precedenti lavori.

I toscani Filarmonica Municipale La Crisi (Pierfrancesco Del Seppia, Matteo Lenzi, Giulia Costagli, Luca Di Pietro, Jacopo Staccioli), dopo l’interessante “L’Educazione Artistica”, ritornano accompagnati da Alessandro Fiori (nelle vesti di produttore e membro aggiuntivo della formazione) con i sedici brani di Sento Cadere Qualcosa. Il nuovo lavoro, a differenza del precedente, mette quasi completamente da parte la componente folk, dando libero sfogo alla loro vena più pop/psichedelica.

Lo sghembo accogliere di chitarra, batteria e tastiere de La Demolizione Della Terra, dando vita a delicate melodie, introduce la brevissima Intro e il finale coinvolgente e intenso di A Mezzo Metro.
Il breve stacco di Sorbetto apre a Chi Sceglie Cosa che, tuffandosi in atmosfere ampie e sognanti, si lascia guidare dalla batteria e dalle note di tastiera, mentre l’affascinante equilibrio percussivo di Io Mi Procuro I Soldi si scontra con il nervoso procedere di Negozio Di Dischi e con l’ansietà incalzante di Mondo Alla Riversa.
Spara Al Coniglio, guidata dalla linea di basso, cresce e inquieta sempre più, sciogliendosi, poi, nel ritmato piovere di Mare Di Segatura e nella bizzarra pausa strumentale di Der.
Più Di Così, infine, tra morbide tastiere e voce pacata, lascia che a chiudere siano la malinconia strumentale di Sento Cadere Qualcosa (al cui interno sbocciano brevi attimi di calore e solarità), il pacifico procedere di Io Rimango Solo, l’evolvere determinato di Mandorla Amara (basso e batteria in primo piano) e il flebile concludere di E Pace.

Il terzo capitolo dei Filarmonica Municipale La Crisi, nonostante il cambio di direzione, non perde, dal punto di vista qualitativo, lo smalto che già avevano i precedenti lavori. Ci sono due cose, però, che stonano leggermente: da una parte il numero di brani eccessivo (alcuni risultato abbastanza superflui), dall’altra il fatto che la voce di Pierfrancesco Del Seppia assomigli fin troppo a quella di Alessandro Fiori (spesso si fa fatica a distinguerli). Un buon disco, insomma, ma peccato per queste due sbavature.

Tracklist:
01. La Demolizione della Terra
02. Intro
03. A Mezzo Metro
04. Sorbetto
05. Chi Sceglie Cosa
06. Io Mi Procuro Dei Soldi
07. Negozio Di Dischi
08. Mondo Alla Riversa
09. Spara Al Coniglio
10. Mare Di Segatura
11. Der
12. Più Di Così
13. Sento Cadere Qualcosa
14. Io Rimango Solo
15. Mandorla Amara
16. E Pace

Line-up:
Pierfrancesco Del Seppia
Matteo Lenzi
Giulia Costagli
Luca Di Pietro
Jacopo Staccioli

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