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Recensione : Flegethon – Cry Of The Ice Wolves Iii

Chi predilige l’ambient nelle sue sembianze più oscure potrebbe gradire non poco.

Flegethon è un nome che agita la scena russe del doom più estremo fin dall’inizio del secolo e Cry of the Ice Wolves III è addirittura il nono full length uscito sotto questo marchio.

Nata come duo, dopo l’uscita di De’Meon dal 2003 la band è di fatto un progetto solista guidato da Oden. L’album preso in esame costituisce la terza ed ultima parte del concept formato dal brano omonimo presente nell’album d’esordio The Last Stage of Depression e dall’altro lavoro su lunga distanza, Cry of the Ice Wolves II del 2007.
Rispetto all’ambient drone piuttosto tetragono di quell’opera passato, Oden in quest’occasione lascia spazio a spiragli di melodia che accompagnano piacevolmente la monotraccia fino al suo epilogo: i suoni appaiono molto più curati ed il soffocante senso di minaccia dell’episodio II viene rimpiazzato da un’irrequietezza che monta lentamente ed inesorabile come una marea.
Grazie a ciò questa mezz’ora di musica mostra più i pregi che non i difetti dello specifico sottogenere, riuscendo nell’impresa di non annoiare, avvolgendo invece l’ascoltatore con un flusso sonoro continuo ma dai tratti lineari e riconoscibili.
Se viene parzialmente meno la vis sperimentale che animava i passati lavori, Cry of the Ice Wolves III si rivela comunque un’opera matura e competitiva, sia pure nel suo ristretto ambito stilistico; in particolare, chi predilige l’ambient nelle sue sembianze più oscure potrebbe gradire non poco.

Tracklist:
1. Cry of the Ice Wolves III

Line-up:
Oden

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