iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999

Recensione : Flying Disk – Circling Further Down

Nove brani veloci, sintetici, taglienti come affilati rasoi, sono il viatico per un percorso musicale che potrebbe lasciare il segno nel prossimo futuro.

E’ un pool di etichette ad occuparsi della pubblicazione dell’esordio di questi tre ragazzi fossanesi chiamati Flying Disk.

Tale spiegamento di forze congiunto appare ben giustificato da un lavoro che, senza troppi indugi, ci esplode letteralmente nelle orecchie, facendoci capire subito che qui non siamo alle prese con li lamenti post adolescenziali di emaciati nerds, bensì con la ben più sana e sacrosanta incazzatura di tre giovani alle prese con il simpatico modo di merda che quelli della mia generazione hanno lasciato loro in eredità (checché ne dicano e pensino illustri ex-compagni di lotta dal loro cantuccio riscaldato da un sempre gradito vitalizio …)
Venendo all’aspetto prettamente musicale, i Flying Disk non sono né geniali né particolarmente originali ma possiedono una dote un grado di sparigliare sempre le carte: quella freschezza che, unita alla conseguente urgenza espressiva, rende Circling Further Down quella botta di adrenalina che ogni tanto bisogna ricevere per spalancare gli occhi su una società che restituisce solo calci in culo a chi pensa di potervi scendere a patti.
La traccia che ho più apprezzato, Disconnect, è appunto una chiave di lettura ideale, con il suo titolo, per il lavoro del terzetto piemontese: in un momento storico nel quale ognuno di noi è costantemente connesso con qualcosa o qualcuno, disconnettere metaforicamente la nostra mente è l’unico mezzo rimasto per ottenere una visione limpida di una realtà che a troppi conviene mostrarci deformata ad arte.
Lo stoner/hardcore/noise dei Flying Disk (stili denunciati in sede di presentazione, ai quali aggiungerei però elementi del grunge più punkizzato ed anche influssi più illustri quali il Rollins solista ed i RATM) è lo strumento adatto per tentare di aggredire ed abbattere convenzioni e convinzioni errate: la loro attitudine diretta e priva di particolari mediazioni si rivela esplosiva quando viene miscelata con la potenza dei riff e delle ritmiche, e con la controllata rabbiosità vocale esibita dal convincente Simone.
Nove brani veloci, sintetici, taglienti come affilati rasoi, sono il viatico per un percorso musicale che potrebbe lasciare il segno nel prossimo futuro; già ora i Flying Disk, con questo lavoro, per quanto breve, si sono ritagliati il loro posticino nella scena musicale alternativa italica, e ve lo dice uno che, di solito, non sobbalza sulla sedia quando ascolta il genere musicale suonato da questi ragazzi …

Tracklist:
1.Recycled Plastic
2.No Dead In My Lawn
3.Scrape The Bottom
4.I Don’t Feel Anything
5.Disconnect
6.Three As Seven
7.Martina’s Shoes
8.Another Place, Another Man

Line-up:
Mattia Fenoglio – drums
Simone Calvo – guitar & vocals
Luca Mauro – bass

FLYING DISK – Facebook

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Treni ad Altra Velocità – Intervista con Fabio Bertino

Una conversazione con Fabio Bertino, autore in tempi recenti di due libri in cui racconta le proprie esperienze di viaggio lungo il nostro paese, percorrendo linee secondarie o utilizzando per gli spostamenti solo i più “lenti” treni regionali.

Amarok – Resilience

La cifra compositiva degli Amarok è piuttosto personale in quanto, rispetto al più canonico sludge doom, la band californiana non teme di rallentare i ritmi fino a sfiorare un’asfissia scongiurata dal mood atmosferico e melodico che pervade buona parte di un lavoro riuscito come Resilience.

Abysskvlt – mDzod Rum

Gli Abysskvlt, con mDzod Rum, propongono un’opera di grande spessore, sia dal punto di vista spirituale che strettamente musicale, ma non si può nascondere che tali sonorità siano principalmente rivolte a chi possiede un’indole incline alla meditazione.

RIMANI IN CONTATTO

CANALE TELEGRAM
GRUPPO WHATSUP