iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999
Cerca
Close this search box.

Recensione : Follakzoid – I I

I Follakzoid vengono da Santiago del Cile e sono recentemente approdati al porto della Sacred Bones, per la quale hanno già pubblicato un EP di rock cosmico, secondo la loro stessa definizione.

Cos’è il rock cosmico? Direi semplicemente la psichedelia più liquida e jamming che possiate immaginare. Uno space rock lento e sinuoso che si presenta all’organo uditivo come una lunga esperienza di trance ipnotica. E se si leggono le releases notes sul sito dell’etichetta si scopre che è proprio questo il significato che il quartetto cileno ha inteso dare alla propria musica: un’esperienza di trance tra amici trasformata in musica. Per i musicofili: gli Hawkwind ma anche e soprattutto i Can e i più contemporanei Psychic Ills come numi tutelari.
Questo II, non fatevi ingannare dal numero, è la loro prima prova su full-length, il primo tentativo di allargare gli spazi del loro universo lisergico. E il tentativo, va detto, ha dato buoni frutti. Diviso in appena cinque pezzi, che si presentano come lunghe jam psichedeliche più che canzoni vere e proprie, il disco scorre seguendo linee armoniche apprese dalla drone, induce momenti di trance e stupisce per le soluzioni di arrangiamento basate sui synth, che accompagnano il lento incedere della musica e che sferzano qua e là il metronomico andare dando significato e corpo al concetto di rock cosmico.
È un lavoro piuttosto difficile, in casi come questo, mettersi a scandagliare i singoli pezzi per trovare connessioni, influenze e tentare etichettature. E forse, pure un po’ meschino. E allora accontentatevi dei nomi fatti sopra, piazzate il disco sul piatto e fatevi questo viaggio. A me, personalmente, sono piaciuti molto la partenza e prima tappa con arrivo in volata e fiato tirato (Trees), la seconda tappa, quella 9 che, giustamente, si dipana per nove minuti introducendo la mente al viaggio sonoro, e la tappa finale, quella Pulsar che tira le fila del discorso psichedelico per oltre diciassette minuti. Che poi, volendo, si riparte.

Tracklist:
Side A
1. Trees
2. 9
3. Rio
Side B
4. 99
5. Pulsar

Line-up:
Juan Pablo – basso, voce
Diego – Batteria
Domingo – Chitarra
Alfredo – Synth

FOLLAKZOID – pagina Facebook

Sacred Bones Records

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Emma Tricca - Aspirin Sun_cover

Emma Tricca – Aspirin Sun

Emma Tricca – Aspirin Sun : «Aspirin Sun» è un disco mattutino: di folk psichedelico mattutino, forse un po’ insonne. È folk cinematografico, se mi passate il termine, ideale colonna sonora di un vecchio film

Deerhoof - Miracle-Level_cover

Deerhoof – Miracle-Level

Tolti i testi, di cui la maggior parte di noi non capirà un acca, la musica è quella dei Deerhoof che abbiamo imparato ad amare, appena appena più pop e diretta di quella fuoriuscita dalle prove precedenti, ma sempre piacevolmente unica e bislacca.

Pamplemousse - Think of It_cover

Pamplemousse – Think of It

Think of It è un disco noise rock in bianco e nero, analogico fin dalla coperta, costruito su fondamenta di accordi in minore, riff fuzzosi che si avvolgono e si svolgono in continuazione come quelli di chi sapete voi, accompagnati da un battito preciso e minimale, che dà un solido contributo a sostenere l’architettura e dare groove alla materia.

Tropical Fuck Storm - Submersive Behaviour_cover

Tropical Fuck Storm – Submersive Behaviour

È qui e richiede attenzione, perché i Tropical Fuck Storm hanno dimostrato più volte di saper far bene, di saper maneggiare il rock (alternativo, indie, noise, quello che volete) meglio di tanti altri – ma direi di quasi tutti.