Certi cd sai già che ti sorprenderanno senza ancora averli ascoltati: così è stato per La Follia. Ma il nome non poteva tradire.
Si parte con La Uno sulla cui base punk rock il cantante evoca l’Edoardo Bennato del “Rock del Capitano Uncino” a cui hanno fatto bere del vetriolo e hanno raschiato con una lametta le corde vocali, per un risultato finale decisamente aggressivo e da filo spinato arrugginito.
Vermiglio comincia con un basso più vischioso e denso per un ritmo più hardcore in cui si percepisce in modo quasi visivo la rabbia che comincia a ribollire.
Occhi Cerchiati ritorna più punkeggiante, ma nulla è più necessario perché “c’è ancora chi si ammazza in un lavoro che odia, per potersi comprare cose che non gli servono a un cazzo”.
Oppressione ti proietta diretto in Svezia, Luca diventa Dennis Lyxzén e ti sembra di sentire i migliori Refused.
Il cd si chiude con la cover degli At The Drive In One Armed Scissor che però non soddisfa al cento per cento, forse troppo simile alla versione originale. Bisogna tuttavia dare ugualmente merito alla scelta, non sicuramente facile da riproporre.
Sappiate che La Follia è un disco il cui piacere cresce col numero degli ascolti.
Leggendo i testi si capisce quanto di sociale e di attento ci sia nel progetto, rendendo questo disco una pistola carica pronta fare fuoco. Da non ascoltare se dovete andare in posta o se vi lamentate della burocrazia Italiana: potreste fare una strage.
Tracklist:
1. La Uno
2. Occhi Cerchiati
3. Vermiglio
4. Oppressione
5. On Armed Scissors (At The Drive-In)
Line-up:
La Ve – basso
Luca – voce
Litz – batteria
Prato – chitarra
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