Le lame quelle affilate tagliano spesso,volentieri …a volte….quando capita,quando ci si medita e ci si pensa e ripensa su ovviamente.
Quando i sensi sono concentrati altrove e si cerca di riportarli tutti ma proprio tutti,all’ unisono a colpire inconsapevolmente,ma con tutta la rabbia possibile e l’amore e l’odio di cui si è capaci,il nostro ,malgrado tutto,obiettivo.
Gli utensili e modalità sono vari tanti ,diversi, tutti,pochi,uno…quello che meglio di altri abbiamo e sappiamo usare.
C’è chi lo sa fare con leggerezza,chi sa portare la poesia e la leggerezza nel fetore più assoluto,nell’ oscuro buio del nero + assolutamente nero.
E l’impegno politico può illuminare/si/ci con intelligenza,ironia,con mille colori,col bianco e il nero,con tutta la fantasia delle nubi e del cielo più azzurro.
Francesco Cirillo è tutto questo….ci conosciamo poco io e lui ,e siamo diversi io e lui,ci unisce l’unico e strano e straordinario modo che hanno gli artisti per comunicare tra di loro e di essere al mondo,che abbatte molti muri,che abbatte tutti i muri,che colora là dove non c’è colore,che capisce là dove la comprensione è difficile e difficilmente può penetrare.
Francesco è tante altre cose e persone e fa tante cose belle ed è molto sincero e coraggioso.
E’nato a Diamante nel 1950
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