iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999
Cerca
Close this search box.

Recensione : From Earth – Dark Waves

Dark Waves è un bellissimo lavoro che si aggiunge alle notevoli uscite in casa WormHoleDeath in questo fine anno.

Tra la metà degli anni novanta e l’inizio del nuovo millennio in Europa si imposero all’attenzione dei metal fans due etichette che, piano piano, diventarono un punto di riferimento per i suoni metallici nel vecchio continente, una più orientata ai suoni death e metal classici, l’altra più eclettica e formata da band dai suoni moderni che poi, nei primi anni del duemila, si imposero come nuova frontiera del metal estremo: la prima era la Nuclear Blast e la seconda la Century Media.

Nel corso degli anni queste due label sono ormai diventate praticamente delle major, diminuendo di molto la qualità delle loro proposte, ma fortunatamente il posto non è rimasto vacante ed altre realtà ne hanno ereditato lo spirito, diventando a loro volta un punto di riferimento per band e appassionati con proposte di qualità cercate un po’ ovunque in giro per il continente e non solo.
Sul gradino più alto del podio sale tranquillamente la WormHoleDeath, che da diversi anni immette sul mercato album che spaziano in tutti i generi metallici accomunati da una qualità assoluta.
Non un lavoro che non sia fresco e interessante, band che fanno della freschezza la loro arma migliore, alle quali si aggiungono questi ottimi From Earth, provenienti dai Paesi Bassi e fautori di un moderno metal estremo dai rimandi core e dalle forti digressioni elettroniche.
La band nasce nel 2012 dall’unione di due band della scena olandese, Blind Sight e Born From Pain: la loro proposta va a collocarsi nel calderone delle nuove leve dedite al death di matrice moderna, anche qui l’alternanza delle voci (growl-clean) è presente come nella stragrande maggioranza di chi si approccia al genere in questi anni ma, attenzione, nella musica racchiusa in questo Dark Waves convivono più anime, facendo sì che il sound dell’album sia molto personale; le botte di violenza sono scariche di elettricità brutale, l’elettronica è presente in modo massiccio tra i brani, e l’elemento melodico ha una sua anima dark, che rende il lavoro oscuro e sempre con una tensione drammatica notevole.
Ottime le parti cantate, sia in growl che in clean, e di un altro pianeta la sezione ritmica, potente e avvincente quanto basta per rendere le song delle bombe sonore, impreziosite da ottimi riff e fantastici inserti (Dark Waves).
Non esistono cali, nè di tensione nè di qualità in questo lavoro, che arriva alla fine in un attimo, composto com’è da un songwriting stellare e prodotto in modo impeccabile.
Alle band stilisticamente associate al gruppo olandese (Lamb Of God, Gojira) aggiungerei, se mi è permesso, anche i Fear Factory, particolarmente per l’uso dell’elettronica.
Altro bellissimo lavoro, dunque, che si aggiunge alle notevoli uscite discografiche della WormHoleDeath in questo 2014: Dark Waves è consigliato a tutti i fan del metal estremo moderno, assolutamente da avere.

Tracklist:
1.The Fallen Ones
2.Fragment Of Creation
3.Dark Center
4.Blood Runs Cold
5.Perfect Storm06
6.Libera Nos
7.The Longest Fight
8.Into The Abyss
9.Godforsaken
10.Age Of Deceit
11.New Light

Line-up:
Ché Snelting – Vocals
Tommie Bonajo – Guitars
Dave van Loon – Guitars/ Vocals
Matthieu Boer – Drums
Bas Braam – Bass

FROM EARTH – Facebook

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Kensington – Control

La band capitanata da Casper Starreveld ha creato un album che ha il destino già scritto prima di arrivare all’orecchio dei fans, una raccolta di canzoni pregna di atmosfere melanconicamente melodiche, con più di un riferimento al rock alternativo degli ultimi vent’anni, molto britannico concettualmente, ma assolutamente già sentito sui canali e radio specializzate in musica e cultura indie.

The Pier – The Pier

Per gli amanti del genere un album da ascoltare a più riprese, ed una band da seguire visto l’enorme potenziale artistico.

Somnium Nox – Apocrypha

Con coraggio e personalità i due musicisti australiani incorporano in un’unica opera quella che è stata l’evoluzione del genere dagli ormai lontani primi anni novanta