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Frontiere Sonore Radio Show #17

Questa sera presentiamo: Ghost Palace, Lutan Fyah, Mess Esque, Bon Iver, Public Toys e molto altro. Frontiere Sonore Radio Show #16

In studio: il Deca e Simone Benerecetti.
Regia: Massimo Rocca.

Questa sera presentiamo: Ghost Palace, Lutan Fyah, Mess Esque, Bon Iver, Public Toys e molto altro.

1- Camilla Pisani – Tales from violet days

2- Public Toys – Shell beach monster

A sybaritic exhibition of glammy proto-punk rock n roll! Ex-members of CRUSADERS OF LOVE/MORON’s MORONS! 4
electrostimulating tracks to get you vibrating for the whole world to see! FFO: THE JONESES/VKTMS. Che ne dici di un’altra fantastica uscita su cassetta della potente River Trash Records! I Public Toys hanno sede a Lille, in Francia e presentano ex membri di Crusaders of Love e Moron’s Morons (tra gli altri). In questo nastro di quattro canzoni, la band mescola spazzatura economica e squallida con un rock ‘n’ roll glam-punk vecchia scuola spettacolarmente squallido. Dalle prime tracce di “Shell Beach” puoi praticamente sentire l’odore dell’alcol, del sudore e dei fumi della benzina del garage. Se ti piace la chitarra solista fumante, le voci ululanti e uno spirito musicale primitivo e violento, troverai molto da amare in queste quattro canzoni. Questo è un debutto promettente e non vedo l’ora di saperne di più da Public Toys. River Trash sa sicuramente come sceglierli!

3- Federica Deiana – Tempest

4- Lutan Fyah – Straight and resilience

Strength and Resilience è il diciassettesimo album di Lutan Fyah e il secondo realizzato per I Grade Records. Prodotto da Tippy I in collaborazione con Zion I Kings, Moon e Jah David, l’album presenta un paesaggio sonoro ricco e variegato, che accompagna perfettamente la scrittura profonda e le esibizioni vocali magistrali del talentuoso cantante giamaicano. Lutan Fyah, Zion I Kings – Strength and Resilience

5- Burning Hell – Celebrities in cemetery

The Burning Hell è il progetto musicale in corso del cantautore Mathias Kom e del polistrumentista Ariel Sharratt, che spesso include altri compagni e collaboratori. Le loro canzoni densamente popolate che cambiano genere sono piene di un’abbondanza di antenati letterari, storici e pop-culturali, eroi e cattivi, soggetti e oggetti, storie e ganci. Si muovono con rime pesanti e un passo leggero, incorporando una frequente fissazione per l’apocalisse e la rovina in un lavoro che celebra la partecipazione a un mondo creato reciprocamente, sempre sorprendente e persino occasionalmente bello. Il che significa che sono buoni compagni di ballo e vogliono ballare con te.  Music | The Burning Hell

6 – Robert Ascroft – non hai detto il titolo

Il mio ultimo singolo dal prossimo disco Echo Still Remains uscirà il 14 febbraio, Robert Ascroft e Christopher Owens (Girls) pubblicano il nuovo video di “Should’ve Stayed In Bed”. Un brano sentito e un omaggio agli innamorati e a coloro che si ritrovano demotivati ​​dagli eventi del giorno a venire. Da “Echo Still Remains” in uscita il 14 febbraio tramite Hand Drawn Dracula Records.  Il nuovo album presenta un ensemble di performance vocali di Christopher Owens (Girls), Kid Congo Powers (The Cramps, Gun Club), Tess Parks, Britta Phillips (Luna, Dean & Britta), Ruth Radelet (Chromatics), Guy Blakeslee (The Entry Band), Ora Cogan e Zumi Rosow (Black Lips).

7 – Bon Iver – Everybody Peaceful Love

primo estratto dal nuovo album dei BON IVER – ‘SABLE, fABLE’ uscirà l’11 Aprile per Jagjaguwar.

8 – Lust for Youth & Croatian Amor – Friendzone

A Giugno del 2023 I Lust For Youth e i Croatian Amor hanno condiviso il palco durante il Vivid Live Festival presso la Opera House di Sydney, Australia, gettando le basi per il disco collaborativo ‘All Worlds’ per Sacred Bones. Loke Rahbek, titolare dei Croatian Amore e in passato membro dei Lust For Youth, lasciò il gruppo per concentrarsi sul suo progetto solista e sulla sua label Posh Isolation. Con ‘All Worlds’, la collaborazione di Rahbek con i Lust For Youth segna una toccante riunione per le principali forze creative della band, dove le diverse tavolozze sonore dei due act si incontrano per un nuovo lavoro. ‘All Worlds’ si ispira al ‘Golden Record’ inviato nello spazio come messaggio dell’umanità verso l’ignoto, rispecchiandone il desiderio di connessione e comprensione. Ogni traccia cattura un frammento di emozione, cultura o memoria, offrendo una visione caleidoscopica dell’esperienza umana. Il singolo e primo estratto ‘Dummy’ è un brano fondamentale nato dalla scintilla creativa scoppiata tra i due in Australia con Kate Durman (Purient, Acopia). L’album segna un cambiamento di tono, allontanandosi dalle radici post-punk guidate dal synth di Lust For Youth e abbraccia un’estetica dance, intrecciando ritmi pulsanti e motivi di ispirazione techno con campioni vocali stratificati. Il risultato è un paesaggio sonoro strutturato: un’esplorazione della fragilità emotiva attraverso una produzione scintillante e melodie introspettive. Il nuovo lavoro celebra i dodici anni passati dalla collaborazione ambient-industrial di LFY e CA del 2013, l’influente ‘Pomegranate’.

9 – Mekons – The Western Design

Disponibile nel bundle deluxe Fire Shop/Bandcamp in edizione limitata Red LP e CD con borsa + cartoline artistiche “Horror” Dopo il loro acclamato album del 2022 “Exquisite”, il leggendario collettivo postmoderno, post punk, post umano e premuroso del passato Mekons ritorna con un nuovissimo album per il 2025. La loro prima uscita su Fire Records, “Horror” è un riflesso orribilmente preveggente del mondo nel suo attuale miasma e di come siamo arrivati ​​​​qui. “Horror” esamina la storia e l’eredità dell’imperialismo britannico con testi mescolati contro un suono tipicamente eclettico che amalgama di tutto, dal dub, country, noise, rock & roll, elettronica, punk, music hall, polka e puoi persino portare il tuo partner per un bel valzer su “Sad And Sad And Sad”. Le radici del loro suono globale riflettono il loro viaggio nomade attraverso il tempo e lo spazio, da Leeds alla California a ovest e alla Siberia a est, e sono intrecciate nel tessuto e nelle complessità della creazione delle loro canzoni…
Suonando come i Chills e i R.E.M negli anni della I.R.S Records, “Mudcrawlers” vede quasi l’intera band unirsi a Jon Langford alla voce parlando della carestia irlandese e dei rifugiati in viaggio verso il Galles.
Mekons: “Nel cuore della notte una nave getta l’ancora alla foce di un lurido fiume gallese e scarica il suo carico umano su ripide sponde di fango. I rifugiati irlandesi del diciannovesimo secolo arrivano a Newport per sfuggire alla carestia in patria.

10 – Night Ritualz – Make Me Feel

“Night Ritualz racchiude gran parte del meglio del moderno post-punk intriso di elettronica”
Con sede nella città texana di San Antonio e con profonde radici nella cultura messicana, l’artista solista darkwave/synth punk Night Ritualz (aka Vincent Guerrero IV) intreccia influenze Tejano nelle sue canzoni, fondendo testi inglesi e spagnoli in una musica che combina paesaggi sonori atmosferici soffusi con ritmi al cardiopalma per raccontare storie che sono allo stesso tempo profondamente personali e universalmente riconoscibili. Dopo aver pubblicato numerosi singoli dal 2023, queste e molte nuove canzoni sono incluse in un album di debutto omonimo che sarà pubblicato da Metropolis Records il 7 marzo. Descrive il disco come “un timestamp nel mio viaggio musicale. Le canzoni sono tutte molto diverse e sento che sono una buona rappresentazione di me stessa e di dove mi trovo a questo punto della mia vita”. Night Ritualz inizialmente si è ispirato ad artisti come Depeche Mode, Deftones e At The Drive-In, sfumando il confine tra dark wave, elettronica, EBM e post-punk per creare un genere che chiama “Fuck Wave”.
“‘Fuck Wave’ è qualcosa di eccitante, erotico e sensuale che fa sentire bene le persone”, spiega. “Sento che la mia musica mette le persone in quello stato d’animo e permette loro di essere se stesse senza giudizi di alcun tipo. Un altro motivo è perché, alla fine, “fanculo” quello che pensano tutti. Abbiamo solo una vita, quindi trascorrila facendo cose che ti piacciono e che ti rendono felice. Lo considero un termine che dà potere”.

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