La verita’ su Piazza Fontana”;”questo libro uscì nel 1978 per i tipi dell’editrice Flan, la casa de “L’assassino di Enrico Mattei” da cui poi venne tratto il film del 1972 “Il caso Mattei” con G.M. Volontà.
L’autore era Walter Rubini, pseudonimo di Fulvio Bellini, partigiano e autore della non convenzionale “Storia del Partito Comunista Italiano” del 1953.Il libro fu distribuito dalla Feltrinelli, in un momento non certo facile, erano i tempi del sequestro Moro e dintorni, e parlava di un segreto inconfessabile ma che molti sapevano : il patto politico del 23 dicembre 1969 fra il ministro degli Esteri, Aldo Moro, e il presidente della repubblica, Giuseppe Saragat, per impedire che si arrivasse in breve tempo alla scoperta dei responsabili dell’attentato del 12 dicembre 1969. Dietro a quest’intesa vi era la necessità di nascondere il “segreto della repubblica” (più di Pulcinella che della repubblica), cioè il tentativo di golpe o almeno di svolta autoritaria, messo in atto dalla destra italiana in tutta la sua trasversalità e duramente osteggiato dall’intelligence inglese.E proprio un appartenente a quest’ultima è la fonte privilegiata del Bellini, il quale era in contatto con gli inglesi già durante la sua attività di partigiano, e venne premiato per aver salvato soldati del Commonwealth dalle rappresaglie nazifasciste. La strage di piazza Fontana, 12 vittime e molti feriti, doveva essere il culmine della strategia della tensione già in atto, per esempio le bombe del 25 aprile dello stesso anno, o la bomba a palazzo di giustizia in luglio, o quelle nei treni.Gran parte di questi ordigni furono confezionati da Delle Chiaie e dalla sua Avanguardia Nazionale, a sua volta manovrato e protetto.La strategia della tensione avrebbe dovuto portare ad una svolta autoritaria, soprattutto ad un governo di legge e ordine nominato dal presidente del consiglio Rumor; le bombe avrebbero dovuto creare nella popolazione un diffuso sentimento anticomunista e quindi una reazione di appoggio alle retate e alle violenze contro i comunisti, anche se le bombe sarebbero state addossate al ferroviere anarchico Pinelli, frequentatore del circolo”22marzo”, pesantemente infiltrato da appartenenti ai servizi segreti e da neofascisti. Come si sa Pinelli volo giù da una finestra della questura meneghina, morte che poi porterà all’omicidio del commissario Calabresi, presente all’interrogatorio. Come per i funerali dell’agente Annarumma, ucciso durante gli scontri di piazza da un tubolare di ferro il 19 novembre 1969, dove si scatenò una tremenda caccia al comunista e si rischiò l’ammutinamento della Celere, e solo grazie all’intervento di alcuni carabinieri e agenti si evitò il linciaggio di molte persone, tra le quali Mario Capanna.Così sarebbe dovuto essere per i funerali delle vittime di piazza Fontana, ma circa 300000 tra operai e studenti occuparono piazza del Duomo e fecero tornare indietro coloro che avrebbero dovuto condurre la caccia all’uomo. Rumor e Saragat furono impressionati da ciò, e non nominarono lo stato d’emergenza. E si arriva all’incontro Moro – Saragat del 23 dicembre, ufficialmente per scambiarsi gli auguri natalizi, ma in realtà un accordo segreto : Saragat avrebbe abbandonato la crociata anti- PSI e il progetto di scioglimento delle camere, e Moro avrebbe lasciato in un cassetto il rapporto del generale Alferano del SID sui veri colpevoli dell’attentato. Così Delle Chiaie viene rimesso discretamente in libertà, pronto per aiutare il principe nero Borghese nel suo tentativo di golpe del 78 dicembre 1970, e poi per volare al soldo della CIA e di Pinochet in America Latina, dove sarà una delle figure principali del piano Condor. Questo è il pesante segreto della repubblica, e questo libro ne affronta in maniera esaustiva, tutte le parti, con una documentazione rigorosa ed esauriente dove la fanno da padrone le informazioni provenienti dall’intelligence inglese, che fece una massiccia campagna di stampa contro la strategia della tensione (termine coniato appunto dall’Observer), poiché era contraria ad una politica invasiva degli USA negli affari interni di altri governi. Bisogna dire che gli autori non sono mai stati querelati.Un libro coraggioso, che dovrebbe essere adottato nelle scuole per meglio capire un momento molto oscuro della nostra storia, storia costellata più da morti, misteri e depistaggi che dalla democrazia.