La cosa più bella di questo gruppo, che rimarca spesso anche Bertallot nel suo programma su Spreaker, perchè la Rai l’ha chiuso ma questa è un’altra storia, è la grande sapienza nell’uso della musica e delle parole. L’ascoltatore non può far altro che ascoltarli e volerne ancora.
Napoli nella black music è sempre qualcosa di speciale ed unico. Saranno le brutture e le ricchezze che vedono, ma a me i napoletani musicalmente e non mi sono sembrati i più neri dello stivale. E questo disco ne è una gradita conferma. I Funky Pushertz non possono essere ridotti ad un paragone, hanno un’originalità tutta loro.
La grande abbuffata potrebbe essere il loro disco più importante, ma fino ad ora ci hanno abituato molto bene. Hanno esordito nel 2009 con “Lunch”, remixato e dato in forma gratuita come “Re:Lunch” nel 2010. Se poi andate su www.suonivisioni.com potete trovare parecchie cose loro in free download, tanto per farvi un’idea. Nel loro dna c’è anche molto rap, e sono molto ma molto bravi anche in questo. I ragazzi fanno tutto bene e sono un godimento per le orecchie, e in più fanno politica di strada, che è la cosa più importante. Scetateve guagliù.
Tracklist:
1 I guastafeste
2 Zombiebusters
3 Funkysteppas
4 Take it easy
5 Comm’a fierr’vecchio
6 Veng e patan
7 Party shit feat. Wena T – Bone
8 Music as soundtrack
9 Funky mo’ feat. Sangue Mostro
10 E’ troppo tardi feat. Dope One
11 A strad’ cchiu’ long
12 So high feat Ganjafarm cru
13 Emigrantes
14 La grande abbuffata
15 Colpo grosso feat. Ramtzu