Secondo la testata “Hollywood Reporter“, sarebbe in dirittura d’arrivo un film biografico dedicato alla controversa figura del cantante GG Allin, il cui titolo sarà “GG Allin: Live. Fast. Die.“, ma di cui non si conosce ancora la data esatta di uscita, né è stato reso noto il nome dell’attore che impersonerà il musicista.
Il biopic sarà diretto da Jonas Åkerlund, regista svedese già autore del discusso docufilm “Lords Of Chaos” (incentrato sulla scena musicale del black metal norvegese nei primi anni Novanta) nonché ex batterista dei blacksters svedesi Bathory e videomaker di alto profilo. I produttori della pellicola saranno Don Murphy e Susan Montford di Angry Films, in collaborazione con Eric D. Wilkinson, e la sceneggiatura sarà curata da Richard Schenkman. Per l’occasione, sono state intervistate le persone che hanno conosciuto da vicino Allin, come i suoi compagni di band, il fratello Merle, la madre e amici di strada.
A detta dei produttori e del regista, “Live. Fast. Die.” è la vera storia di ciò che accade a una personalità borderline quando il raggiungimento della fama supera i limiti del talento, quando l’abuso di sostanze non viene controllato e la malattia mentale non viene diagnosticata e non viene curata. Una vicenda reale e cruda che nel film (che ha richiesto un lavoro di ricerca e scrittura durato un anno, la lettura di centinaia di articoli e della trascrizione di arresti e processi a carico di GG, la visione di ore di video, l’ascolto della sua musica, nonché la lettura del suo libro di memorie inedito, in modo da non tralasciare nulla e offrire il ritratto più veritiero e autentico possibile del personaggio Allin) viene sviscerata approfondendo le vicissitudini che hanno portato Kevin Allin a diventare GG, che entrò in scena in un momento (la prima metà degli anni Ottanta) in cui si pensava che il punk fosse morto e avesse esaurito la sua essenza trasgressiva ed estremista, e Allin viene descritto come una persona malata che avrebbe dovuto chiedere aiuto, una personalità forte ma tormentata da un disturbo borderline che non è stato curato, e che infine lo ha ucciso.
Nato nel New Hampshire, nel 1956, come Jesus Christ Allen, nome modificato legalmente dalla madre nel 1962 in Kevin Michael Allin, GG è stato molto più di un semplice frontman un artista sui generis dall’indole autodistruttiva (sopra e sotto i palchi) e attitudine punk. Assurto a icona del rock ‘n’ roll underground, nei suoi quindici anni di percorso musicale è stato arrestato diverse volte e, nell’immaginario collettivo degli appassionati di rock ‘n’ roll, viene ricordato soprattutto per la sua vita dissoluta e per la sua provocatoria teatralità delle sue performance dal vivo, nelle quali metteva in scena un delirante spettacolo caratterizzato da oscenità assortite, tra cui l’esibirsi completamente nudo, la coprofagia, il defecare, urinare e sanguinare sul palco, lancio di feci, attacchi violenti contro il pubblico e i compagni di band, l’automutilazione, pubbliche promesse di suicidio on stage nel giorno di Halloween. E’ morto, a 36 anni, a New York il 28 giugno 1993 a causa di un’overdose da alcool ed eroina, e il suo funerale divenne un macabro party (raccontato nel docufilm “Hated: GG Allin and the Murder Junkies“) nel quale i suoi amici si facevano fotografare col cadavere di Allin, per poi imbottirne la bocca di whisky e droghe.
GG Allin – Carmelita (Acoustic)